"Non prescrivo pillola del giorno dopo ne’ altri farmaci anticoncezionali", Arcigay Salerno contro medico di base
Il presidente Del Regno: "Sentiamo l’urgenza di ricevere risposte adeguate da parte delle istituzioni sul territorio in materia di salute e un adeguato monitoraggio rispetto alla corretta erogazione dei servizi fondamentali alla salute"
E’ polemica a Salerno, dove un medico di base della zona orientale avrebbe esposto un cartello con scritto: “Il Dott. Arcurio è un medico cattolico e obiettore di coscienza, perciò non prescrive la pillola del giorno dopo ne’ altri farmaci anticoncezionali”. A pubblicarlo, sui social, il gruppo Obiezione Respinta e IVGstobenissimo.
Le critiche dell’Arcigay
“Riteniamo molto grave la segnalazione giunta alle piattaforme di Obiezione Respinta e IVGstobenissimo - ha commentato il presidente di Arcigay Salerno Rocco Del Regno - poichè i medici di base hanno il dovere di offrire assistenza e supporto, anche in materia di salute sessuale e riproduttiva. La contraccezione d’emergenza, insieme a quella ordinaria, infatti, rappresentano uno strumento fondamentale per prevenire gravidanze indesiderate e certamente non può essere negato, né si può alimentare disinformazione in materia". Il comitato territoriale di Salerno già da tempo collabora con la piattaforma IVGstobenissimo sul tema della salute sessuale e riproduttiva, non ultimo l'evento ospitato in città del Festival del ciclo mestruale. "È necessario che di fronte a segnalazioni di tale portata l’URP e gli organi competenti rispondano in maniera veloce ed efficace. È per questo che come Arcigay Salerno - ha evidenziato Del Regno - continuiamo da anni a promuovere sul territorio una adeguata formazione e cultura della prevenzione e della salute sessuale. Sentiamo l’urgenza di ricevere risposte adeguate da parte delle istituzioni sul territorio in materia di salute e un adeguato monitoraggio rispetto alla corretta erogazione dei servizi fondamentali alla salute. Al contempo sentiamo la necessità di tracciare percorsi con realtà e associazioni del territorio per provare a istituire un tavolo di lavoro territoriale per le politiche transfemministe e di genere".