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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Ravello

Messa in sicurezza della statale 163 Amalfitana, Gagliano (Associazione Vittime della Strada) scrive al Prefetto

Gagliano: "Di recente le nostre strade hanno ospitato il Giro ciclistico d’Italia, e benché ci si sia rifatti il look lasciandosi addosso i vecchi abiti con interventi che hanno provvisoriamente tamponato i disagi, non sono mancate le cadute riconducibili ad un piano stradale il cui asfalto ormai luccica per l’aurea assenza . Lo stesso asfalto è ormai consunto per l’uso. Nelle rare circostanze di nuova posa non sempre viene rimosso ma funge da base per la nuova sistemazione"

L'Associazione per la tutela delle vittime della strada - Costiera Amalfitana ha inviato una lettera al Prefetto di Salerno, al Governatore Vincenzo De Luca ed alle altre Istituzioni per sollecitare la messa in sicurezza della statale 163 Amalfitana e delle altre strade provinciali. Tale documento fa seguito a quello inviato l'8 marzo 2023, dopo l'incontro "Costiera Sicura" promosso dalla stessa associazione. "Ancora una volta assistiamo attoniti ad una tragedia forse evitabile. Un evento funesto che, oltre a privare della vita un giovane della Divina ed a gettare nello sconforto la Sua famiglia, parenti ed amici, ci riacutizza profonde ferite mai rimarginate . E’ ormai chiara la genesi di questi luttuosi eventi che gli Enti in indirizzo lasciano scivolare via senza porsi alcun interrogativo, senza prevedere da tanti anni ad alcun rimedio neanche programmatorio di interventi manutentivi. Interventi che possano rendere più sicure sia la SS163 Amalfitana che le strade di competenza della Provincia di Salerno. - si legge sulla lettera-  Tale comportamento può apparire come disinteresse, sia per gli appartenenti alle comunità costiere che per i milioni di turisti che la frequentano, per il bene più prezioso che ci è stato donato: la Vita. Confidando nella speranza che certi eventi non si verifichino più ed operando nella totale apatia istituzionale, ci si erge in tal modo a Giudice Supremo. Ma questa ci sembra un’estrazione a sorte della prossima vittima dell’incuria e del
degrado degli assi viari. Di recente le nostre strade hanno ospitato il Giro ciclistico d’Italia, e benché ci si sia rifatti il look lasciandosi addosso i vecchi abiti con interventi che hanno provvisoriamente tamponato i disagi, non sono mancate le cadute riconducibili ad un piano stradale il cui asfalto ormai luccica per l’aurea assenza . Lo stesso asfalto è ormai consunto per l’uso. Nelle rare circostanze di nuova posa non sempre viene rimosso ma funge da base per la nuova sistemazione. La conseguenza di questo è la progressiva riduzione dell’altezza dei parapetti di limitazione della carreggiata
(in alcuni tratti i parapetti sono bassi 50 cm.), che facilita e spalanca le porte ad eventi funesti come quello in cui è deceduto il giovane Nicola, autista noto per la sua guida scrupolosa ed attenta e per la profonda conoscenza delle nostre strade.

L'associazione, come "ulteriore criticità", individua "la presenza di grossi alberi che in alcuni punti della strada costiera ostruiscono la visibilità, con i conseguenti rischi che si possono facilmente immaginare. Quanto rappresentato non emerge da note personali e da interpretazione di eventi, ma da
testimonianze dirette, da fatti e circostanze oggettive".

L'appello del presidente Gagliano

Chiediamo di voler assumere - di concerto con le altre Istituzioni in indirizzo - ogni possibile rimedio per arginare tali accadimenti. Il tutto in attesa di programmare un più radicale intervento manutentivo che non è più procrastinabile. (In primis, intervenire sui muri lato mare che sono fatiscenti, usurati dal tempo e di altezza assolutamente non conforme alle norme). Fatti, non mere concertazioni dialettiche e di facciata, rispetto ai quali anche in termini di impulso, si rivolge invito a Sua Eccellenza il Sig. Prefetto della Provincia di Salerno di farsi garante di un espresso intervento sollecitatorio che serva ad orientare le scelte programmatiche ed operative, con l’auspicio di non dover continuare ad offrire testimonianze di scusa e di cordoglio.
 

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