rotate-mobile
Cronaca

Salerno, morti sul lavoro: la Cisl chiede un incontro al prefetto

Il segretario provinciale cislino Giovanni Giudice, dopo i tre incidenti mortali negli ultimi nove giorni, chiede un incontro urgente al prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone per affrontare il problema

I tre incidenti sul lavoro con purtroppo tre vittime negli ultimi nove giorni hanno portato alla reazione del sindacato Cisl Salerno. Il sindacato guidato da Giovanni Giudice, nel ribadire la gravità di quanto accaduto, chiede un incontro al prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone. “Ormai è allarme rosso sulla situazione della sicurezza sui luoghi di lavoro in provincia ed è quanto mai urgente un incontro con il prefetto - ha detto Giovanni Giudice - Si muore troppo nei cantieri. Tre morti in 8 giorni credo che possano bastare a fermare questo fenomeno agghiacciante”.

A proposito della morte di Giovanni Grasso a Fisciano durante il montaggio di pannelli fotovoltaici, così si è espresso il segretario provinciale della Cisl Salerno: “Nel giro di otto giorni questo è stato il terzo incidente mortale in un’azienda salernitana. Ora è necessario trovarsi attorno ad un tavolo con il prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone e fare il punto della situazione. Purtroppo negli ultimi mesi stiamo assistendo all'aumento degli incidenti in tutti i cantieri ed al peggioramento delle condizioni di lavoro".

Giovanni Giudice aggiunge: “Probabilmente a causa della crisi economica spesso le ditte, pur di contenere i costi, risparmiano sulle spese e quelle per la sicurezza sono tra le prime voci a venire tagliate. Le aziende salernitane che commissionano questi lavori dovrebbero innanzitutto accertarsi con quali società vanno a stringere un accordo. C'è da dire poi che i controlli sono diminuiti, anche sulla base delle indicazioni arrivate direttamente dal governo precedente. La somma di tutti questi fattori si è tradotta in un dato molto allarmante. Tutti devono sentirsi responsabili di questi tre incidenti. Dobbiamo agire affinché queste disgrazie non si verifichino più. Basta affermare ‘questo non compete a me’ oppure ‘non è previsto dalla legge’ o ancora ‘loro non hanno fatto abbastanza’. Si gioca con la vita dei lavoratori, con la vita di padri di famiglia e questo è inaccettabile. Serve una responsabilità collettiva. Indipendentemente dalle responsabilità del caso ancora si continua a 'morire di lavoro’ e questo resta intollerabile”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salerno, morti sul lavoro: la Cisl chiede un incontro al prefetto

SalernoToday è in caricamento