Furti e rapine tra Napoli e Salerno: 9 malviventi nei guai
Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine, rapina aggravata in concorso e furto aggravato in concorso
Oggi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di 9 persone indagate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine, rapina aggravata in concorso e furto aggravato in concorso. L’indagine che ha portato all’operazione messa a segno oggi è scattata in seguito ad un’altra attività investigativa durante la quale gli stessi militari di Casal di Principe e quelli della Compagnia di Pozzuoli avevano individuato e tratto in arresto i colpevoli di due rapine in abitazione commesse il 12 ed il 19 novembre 2011. Durante la rapina del 19 novembre, in particolare, la 76enne Antonietta Gigante aveva perso la vita a seguito dell’aggressione subita. Per questo reato era già intervenuta condanna dei cinque responsabili.
L’attività condotta dai Carabinieri dal novembre 2012 al maggio 2013 ha consentito di accertare la sussistenza di due distinte associazioni a delinquere, legate da un illecito accordo stretto tra gli indagati al fine di porre in essere una diffusa attività predatoria, concretizzatasi nella commissione di una seriedi reati contro il patrimonio, con l’articolazione di una ben distinta ripartizione di ruoli e competenze tra gli associati. I membri dei sodalizi, consapevoli di operare in un contesto organizzativo ampio sul quale far affidamento, disponevano di mezzi e strumenti specifici per la commissione dei colpi.
Tra le varie rapine accertate, quella presso una sala giochi di Pagani, nel 2012: 4 individui, approfittando dell’orario notturno e forzando i lucchetti della saracinesca, si introdussero all’interno dell'esercizio e rubarono una gettoniera cambia monete e la somma di 4950 euro prelevata da 2 slot machine e dai cassetti di una scrivania. I 9 provvedimenti (2 custodie cautelari in carcere e 7 arresti domiciliari) sono stati notificati nei confronti di 7 indagati liberi e 2 già detenuti.
