Triduo Pasquale: tra preghiere, fede e tradizione, salernitani in fermento

Grande fermento, tra i cristiani, da questa sera, in occasione dell'adorazione eucaristica, più comunemente definita "giornata dei Sepolcri". Canti, preghiere, ma soprattutto momenti di raccoglimento dinanzi al banchetto dell'ultima cena allestito sull'altare in tutte le chiese. Oggi, al Duomo, alle ore 19, intanto, la Messa Crismale e il Pontificale animate dal Coro della Diocesi di Salerno, alla presenza dell'arcivescovo Moretti che parteciperà domani, alla stessa ora, in Cattedrale, anche alla Messa in Coena Domini, nonchè, sabato a partire dalle ore 23 alla Veglia Pasquale, in attesa della solenne messa del 20 aprile alle ore 12.

Un via vai di cristiani, dunque, oggi e domani mattina fanno visita alle chiese cittadine, per contemplare l'amore ed il sacrificio di Gesù. Commovente, poi, la lettera indirizzata dallo stesso Moretti a tutti i sacerdoti, con riferimento a Giovanni Paolo II: "Sostiamo nel cenacolo contemplando il Redentore che nell’Ultima Cena istituì l’Eucaristia e il Sacerdozio. In quella notte santa Egli ha chiamato per nome ogni singolo sacerdote di tutti i tempi (2004, n. 5). Siamo stati chiamati per nome, ciascuno di noi. Gesù nel cenacolo aveva davanti a Sé solo gli Apostoli eppure, nel mistero della sua conoscenza divina e umana, vedeva davvero ognuno di noi: tutti quelli che lungo i secoli sarebbero stati ordinati Sacerdoti, quindi anche me e voi".

Accanto al sacro, in città, non manca neppure la tradizione: innumerevoli i cittadini che, come ogni anno, iniziano a dedicarsi alla preparazione della pastiera e del casatiello, immancabili a Pasqua, quando, dopo il digiuno, si festeggia la Resurrezione di Gesù con una gustosa tavola imbadita.