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Cronaca

Il prefetto Russo saluta Salerno: "Soddisfatto del lavoro svolto"

In chiusura una frecciatina all'amministrazione: "Da cittadino di Salerno dico che vorrei una città più pulita"

"Soddisfatto del lavoro svolto in questi anni". Parola del prefetto di Salerno, Francesco Russo, che ha salutato la stampa in vista del suo imminente trasferimento a Bari dopo cinque anni e 3 mesi alla guida della Prefettura di Salerno. Un'occasione per tracciare il bilancio dell'attività svolta su numerosi fronti, a cominciare dalla sicurezza e dall'accoglienza dei migranti. A sostituirlo Francesco Esposito, attuale prefetto di Lucca.

Il bilancio 

"Questo - ha spiegato Russo - è un lavoro che dà modo di occuparti dei problemi reali e di avere contatti con le istituzioni ed i cittadini del territorio. Il bilancio? Mi sento soddisfatto di quello che ho realizzato. Tante sono le sfide affrontate, a partire dal Covid. Un periodo nel quale siamo riusciti a tenere il territorio compatto". Capitolo sicurezza: "Orgoglioso delle attività delle forze di Polizia sul territorio, dallo spaccio di stupefacenti alla repressione dei reati predatori. Certo bisogna tenere sempre la guardia alta, ma il lavoro messo in campo è più che egregio. Per quanto riguarda la criminalità è fondamentale realizzare un'attività a 360 gradi per dare il senso di un lavoro comune fra istituzioni". Sui tanti sbarchi di migranti degli ultimi anni, invece, il prefetto ha elogiato l'operato della macchina dell'accoglienza. "Noi - ha sottolineato - abbiamo un compito ben preciso: dare riparo ed accoglienza a chi viene destinato alla nostra Provincia. Per questo ringrazio le tantissime associazioni che ci hanno dato una grossa mano nella gestione di tali fenomeni. È stata data una risposta efficace non creando disagio né ai cittadini né a chi è arrivato. A ciò abbiamo associato una serie di interventi nel Cilento con i fondi Fami, attraverso i quali abbiamo dato una prospettiva ai migranti con permesso di soggiorno ed una prospettiva di miglioramento dell'economia locale". Il ricordo più bello? "Tanti. Più di tutti il giorno del disinnesco della bomba a Battipaglia nel 2019. Una giornata quasi magica perché riuscimmo ad operare in singergia ed a portare a termine un grande risultato. E poi le tante medaglie conferite agli eredi di coloro che durante la guerra sono stati ristretti nei lager, a conferma dell'importanza ricoperta dalla divulgazione della storia e della memoria per chi rappresenta le istituzioni". Infine, una frecciatina all'amministrazione comunale: "Salerno è una città bellissima, ma da cittadino vorrei fosse più pulita".

Il discorso di Russo:

Care cittadine e cittadini, cari rappresentanti delle istituzioni della provincia di  Salerno,  nella seduta del 18 settembre scorso, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro  dell’Interno Matteo Piantedosi, mi ha destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Bari dal  prossimo 2 ottobre.   Mi accingo a lasciare questa splendida terra dopo più di cinque anni dal mio arrivo,  consapevole che un pezzo del mio cuore resterà qui con voi.  È stato un periodo intenso e appassionato e ormai mi sento di far parte a pieno titolo di  questa comunità così ricca di storia, cultura e valori, con cui si è creato un legame forte e  viscerale che, ne sono certo, continuerà negli anni a venire.  Questi anni salernitani non sono stati solo scanditi dal trascorrere degli innumerevoli  impegni che hanno affollato la mia agenda istituzionale, ma per me come per tutti voi è  cambiata la percezione del mondo. Ognuno di noi porterà sempre dentro di sé la linea di  demarcazione che è stata tracciata dalla terribile emergenza pandemica. Le esperienze  maturate nell’arco di questo tempo, tra tutte l’enorme responsabilità di attuare le decisioni  governative e di vigilare sulla loro applicazione in modo rigoroso ma attento ai bisogni e  alle difficoltà di ciascuno di voi, sono state e resteranno per me un patrimonio  indimenticabile, di arricchimento professionale, ma soprattutto umano. Sono orgoglioso di essere stato il Prefetto di questa provincia, che ha fatto fronte allo  tsunami creato dal virus mobilitando tutte le energie, tutte le risorse, tutti i suoi cittadini  che si sono uniti salvaguardando il bene comune. La comunità salernitana, nell’affrontare  questo nemico invisibile, ha saputo dimostrare che il senso della convivenza solidale e  l'etica delle responsabilità sono valori imprescindibili e necessari.  Ma non solo. Abbiamo dovuto riconoscere la complessità di ciò che ci è piombato addosso  e confrontarci con i limiti imposti da una realtà sempre più caratterizzata da fenomeni  globali: dalla pandemia alla guerra, dalla crisi energetica ai cambiamenti climatici fino ad  arrivare ai fenomeni migratori. Sono sempre stato convinto che da soli non si va da nessuna  parte e sono fiero di dire ad alta voce che le istituzioni e la società civile salernitana hanno  dato una risposta compatta e positiva.   Ho cercato di portare avanti questo percorso spiegando tutto il mio impegno e la mia  passione civile e ho provato ad offrire, a tutti coloro con cui ho avuto l’occasione di   confrontarmi, risposte dirette e concrete. Posso dire con orgoglio che le porte del palazzo  di Governo sono state sempre aperte a tutte le cittadine e i cittadini di Salerno e della  provincia. Con animo commosso e sincera riconoscenza per la strada che abbiamo attraversato  insieme, rivolgo un pensiero di affetto e ringraziamento ai miei collaboratori della  Prefettura, alle Forze di Polizia, ai Vigili del Fuoco, agli Amministratori locali, ai  responsabili dei diversi livelli istituzionali, ai sindacati, alle parti datoriali e sociali, agli  operatori del terzo settore, agli organi di informazione, ad ogni cittadina e cittadino di  questa comunità.  Voglio lasciarvi con una preghiera: amate e difendete fino in fondo questa terra, una delle  più estese e belle del mondo; conserva bellezze naturali straordinarie, anzi uniche.  Preservate il territorio dalle aggressioni dell’uomo e della natura, cercate di mantenerlo  intatto, prendendovene cura non solo nelle emergenze ma, soprattutto, nelle attività di  prevenzione e manutenzione.   Restate e costruite. Non abbandonate i meravigliosi borghi che popolano questa provincia,  meritano una seconda possibilità. Sono certo che la Città di Salerno e tutto il suo territorio,  con il legittimo orgoglio di un illustre passato, possano sviluppare ancora potenzialità  economiche, sociali e culturali che, pur in momenti di difficoltà, assicurino di mantenere e  consolidare quel ruolo di rilievo che a questa provincia compete, sul piano regionale e  nazionale. Permettetemi di salutarvi con le parole del grande Alfonso Gatto:  “A ognuno di questi angoli, nel bianco murario di una Salerno radiosa e sciroccale nel tepore o nella fredda tramontana dei suoi inverni,   forse non sono passato invano”.  Grazie!  Francesco Russo

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