rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Nocera Inferiore

Nocera, dietrofront del distretto sanitario: stop al trasferimento dei disabili in Rsa

"La deportazione è stata fermata". Lo scrive il Comitato Diritto alla Cura in merito allo stop del trasferimento presso una Rsa di 39 disabili gravi in cura a Villa dei Fiori

"La deportazione è stata fermata". Lo scrive il Comitato Diritto alla Cura in merito allo stop del trasferimento presso una Rsa di 39 disabili gravi in cura a Villa dei Fiori. Il distretto sanitario, che aveva disposto il trasferimento, ha preso atto di non poter dar seguito alla valutazione Uvi, quella che avrebbe condannato i pazienti al trasferimento in Rsa. 

La protesta

La decisione arriva al termine di una serie di proteste, l'ultima quella di stamattina nei pressi della sede del distretto con ben 300 persone a manifestare, finalizzate ad interrompere l'iter di trasferimento. Insieme ai familiari delle persone disabili, i sindaci del ed i sindacalisti del territorio. In prima fila il professor Roberto Napoli, senatore, medico, esperto da decenni dei problemi dei disabili, nominato loro rappresentante dalle famiglie. “Quello che sta accadendo - ha spiegato Napoli  - è del tutto illegittimo e danneggia in modo insostenibile questi pazienti, che possono essere valutati solo da una commissione, la Uvbr, che sia regolare per numero e professionalità dei componenti.” A “condannare” questi pazienti – che sono neurologici, psichici e sensoriali – è stata infatti una commissione "formata da una fisiatra e un infermiere". Il senatore Napoli lo ha dichiarato e messo per iscritto di  fronte al distretto: “Tutto il procedimento manifesta vizi sia in termini di violazione di legge che in termini di fondatezza". Di qui la richiesta di "riconvocazione in Uvbr come previsto dalla legge" e la successiva decisione del distretto di non dar seguito alla valutazione Uvi.  Ora – spiega Napoli – l’unica strada è appunto quella di far rivalutare questi malati in modo regolare. Le loro condizioni di salute sono incompatibili con le RSA, hanno bisogno di cure, e questo non può essere ignorato”.  È presto per dire che sia una vittoria definitiva ma è un primo passo che le famiglie hanno salutato con un respiro di sollievo. Anche perché nel frattempo alla Regione sta andando avanti la Legge di iniziativa popolare che garantisce esattamente il diritto alla cura per questo tipo di patologie. Una Legge su cui c’è il consenso pressoché unanime e che renderà impossibile qualsiasi “deportazione”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nocera, dietrofront del distretto sanitario: stop al trasferimento dei disabili in Rsa

SalernoToday è in caricamento