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Cronaca

Ruggi d'Aragona, i sindacati lanciano l'allarme: "Carenza di personale in estate"

La situazione più critica riguarda il presidio sanitario di Mercato San Severino. De Santis (Cisl): "Sono in servizio solo 15 unità per tutta la struttura, delle quali 5 con limitazioni"

La stagione estiva si avvicina. E così, come ogni anno, esplode la polemica sulla carenza di personale all’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. A lanciare l’allarme, attraverso una lettera indirizzata ai vertici del nosocomio, è il delegato della Rsu per la Cisl Fp Felice De Santis: “Nel periodo estivo la situazione può solo peggiorare”. Per questo invita “a porre estrema attenzione alla grave carenza di personale con la qualifica di operatore socio sanitario in cui versa il presidio ospedaliero di Mercato San Severino”. “Allo stato – spiega - sono in servizio solo 15 unità per tutta la struttura, delle quali 5 con limitazioni. Le prestazioni socio sanitarie vengono garantite alternando e spostando tali lavoratori tra i vari reparti, senza dare soluzione di continuità assistenziale”.

Non solo. Ma – prosegue De Santis – “gli unici tre presenti nelle sale operatorie sono transitati nel reparto di chirurgia, per la qualcosa comunque non garantiscono assistenza continuativa sulle 24 ore, se non con una programmazione ordinaria, non accettata ed inaccettabile, di lavoro straordinario”. Di qui l’appello ai dirigenti del Ruggi d’Aragona affinchè compiano “ogni azione utile a rimuovere tale stato di cose, al fine di individuare un percorso condiviso atto al potenziamento della dotazione organica, atteso che in codesta azienda allo stato è stata approvata e vigente una graduatoria per il personale interessato da poter utilizzare a tempo determinato proprio per scongiurare un abbattimento dei livelli assistenziale e la garanzia dei Lea”. Il sindacalista, però, si spinge oltre. E fa sapere che “sembrerebbero sussistere istanze tendenti alla mobilità interna verso il presidio ospedaliero di Mercato San Severino, la qualcosa potrebbe essere presa in considerazione, al fine di tamponare l’emergenza, in attesa di un adeguamento del fabbisogno organico a quello assistenziale”. Insomma, “la situazione è oramai non più tollerabile, ragion per cui si chiede un autorevole intervento per rimuovere ogni ostacolo e avviare a breve un adeguamento  dell’organico al fine di garantire qualità assistenziale e prestazionale”.

La situazione del personale è davvero critica “ Vi è una necessità impellente di adeguare gli organici al fabbisogno assistenziale – continua De Santis - Carenza che riguarda tutta l’azienda ospedaliera universitaria di salerno , ma che per il nostro presidio ha raggiunto una situazione difficile da governare. Sia per gli infermieri, ma soprattutto allo stato per gli operatori socio sanitari, vi è la possibilità obbligata di attingere alla graduatoria attualmente vigente per assunzioni a tempo determinato, che oltre a favorire l’ingresso di giovani che potrebbero cominciare a prendere un primo contatto con la complessità del sistema sanitario, risulterebbe l’unica possibilità di poter adeguare gli organici al fabbisogno assistenziale. In una pubblica amministrazione laddove solo il 2,8% è rappresentato da operatori al di sotto dei 30 anni, sarebbe l’inizio di una rivoluzione copernicana atta a introdurre nella filiera dei servizi sanitari giovani professionisti motivati, bravi e adatti a concorrere nella trasformazione che il sistema richiede, con una dedizione al lavoro capace di cogliere i cambiamenti e favorire qualità assistenziale e prestazionale. Speriamo che l’azienda non sia sorda a tali rivendicazioni” conclude il sindacalista.

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