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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Sant'Egidio del Monte Albino

"No al forno crematorio", nuovo corteo di protesta a Sant'Egidio del Monte Albino

I cittadini non si arrendono e chiedono agli amministratori di non perseverare nel portare avanti il progetto, nonostante il via libera anche del Tar

Centinaia di persone, ieri, hanno partecipato ad un corteo pacifico e festoso invadendo il centro storico di Sant’Egidio del Monte Albino per manifestare, ancora una volta, la loro contrarierà alla realizzazione di un forno crematorio. I cittadini non si arrendono e chiedono agli amministratori di non perseverare nel portare avanti il progetto, nonostante il via libera anche del Tar. 

Il commento

"Lo abbiamo ribadito ai cittadini che per noi continua la nostra battaglia al loro fianco contro la realizzazione del forno crematorio, dopo la ripresa dei lavori autorizzata dall'ufficio Tecnico del Comune. Un forno crematorio produce emissioni inquinanti, costituite in particolare da polveri, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti”. A dirlo è la coordinatrice del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno Virginia Villani, che spiega: “La parte V del D. Lgs 152/06 (cd. TUA, testo unico ambientale) prescrive che tutti gli impianti che producono emissioni in atmosfera devono essere autorizzati in base alle migliori tecnologie disponibili tenendo conto dei valori e degli obiettivi fissati per la qualità dell’aria. Pertanto i forni crematori devono essere muniti di autorizzazione per le emissioni in atmosfera e la loro gestione rientra nell’ambito delle competenze comunali, tuttavia non è mai stato emanato il decreto interministeriale che dovrebbe individuare le norme tecniche relative ai limiti consentiti per queste emissioni. In questa vacatio legis la salute dei cittadini ma anche le attività agricole e il tessuto produttivo sono fortemente compromesse.  Ad oggi, in Campania non c’è ancora traccia di alcun piano di coordinamento, con il risultato di veder spuntare come funghi un po’ ovunque forni crematori, senza tener conto di alcun fabbisogno né tantomeno dell’impatto sull’ambiente, con una realizzazione incontrollata e con autorizzazioni non adeguate. La costruzione di questo forno crematorio al centro dell’Agro Nocerino/Sarnese è la “ciliegina sulla torta” in un territorio già fortemente compromesso da altri fattori inquinanti noti a tutti” conclude Villani.

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