Sarno, parla il padre di Lidia: "Non potevo farle del male, era mia figlia"

Il papà della bimba di tre anni, Lidia,  morta due giorni fa a Sarno, in un breve colloquio con Il Mattino di Salerno, si difende dalle accuse che aleggerebbero sulla sua persona rispetto all’inchiesta aperta in corsa. “In ospedale ho sentito che dicevano di una violenza, ma no, io no alla mia bambina”. Trascina la voce intorno ad un tavolo con una coppia di connazionali. "Era solo una bambina di 3 anni, cosa le potevo fare? Poi, era la mia bambina". Racconta la tragica serata e sembra riviverla per intero. "Sono tornato da lavoro alle 20, ho visto che non stava bene e le ho cambiato il pannolino, l’ho lavata. Dopo poco ho notato che non riusciva a respirare, man mano il respiro veniva meno, poi è diventata viola. L’ho caricata in auto insieme a dei miei parenti per andare in ospedale. Lì i medici l’hanno presa, l’hanno portata dentro. Dopo mi hanno detto che era morta ed era già morta quando era arrivata con me”.

Pare che la piccola avesse da tempo una sorta di allergia che le procurava prurito. L’uomo dice di aver provato a contattare la madre della piccola che vive in Romania con un altro uomo senza però riuscirci. I carabinieri continuano a chiamarlo ma lui dice senza timore: “Io dico la verità, non ho paura, non mi preoccupo”.