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Cronaca Porto

Sbarcati a Salerno 652 migranti: 9 donne incinte, bimbo ustionato al viso

Tra i profughi, 149 casi di scabbia, 9 donne in stato di gravidanza e una colta da doglie che è stata trasferita in ambulanza all'ospedale Ruggi. La maggior parte proviene da Nigeria, Ghana, Togo

La nave della Marina Militare Bettica, con a bordo i 652 migranti salvati la scorsa notte nel Canale di Sicilia, è attraccata questa mattina al porto di Salerno. Ben 547 gli uomini e 80 le donne. Tra i profughi, 149 casi di scabbia, 9 donne in stato di gravidanza e una colta da doglie che è stata trasferita in ambulanza all'ospedale Ruggi. La maggior parte proviene da Nigeria, Ghana, Togo. Buona parte di loro, circa 550 resteranno in Campania. Tra Sicignano, Campagna e Capaccio, quelli che saranno ospitati nel salernitano. Ad accogliere i migranti il personale medico, salito a bordo per effettuare i controlli sia igienico-sanitari che di soccorso alle donne incinte, e le forze dell’ordine per individuare la presenza di eventuali scafisti. Sul polo del porto commerciale di Salerno i volontari di numerose associazioni, tra cui la Caritas, Migranti senza Frontiere e l'Ufficio Diocesano Migrantes, nonchè la Protezione Civile, le sigle sindacali e i rappresentanti istituzionali.

 

Sbarco Migranti/9 maggio 2015

Tra di loro, forse anche uno o piu' scafisti. Sono state prelevate, infatti, alcune persone e sono state condotte in Questura per gli accertamenti. La Squadra Mobile sta lavorando in collaborazione con la Marina Militare, sentendo le testimonianze di altri profughi. E' questo nono sbarco avvenuto a Salerno dall'estate 2014. Tra gli immigrati non sono stati segnalati libici e siriani: 90 di essi andranno in Lombardia, 50 nelle Marche e 30 a Roma. Rimarranno in Campania 102 a Napoli, 53 a Caserta, 75 a Benevento, 75 ad Avellino, 149 a Salerno (tutti affetti da scabbia). Cinque le persone portate all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona: oltre alla donna prossima al parto, anche una persona epilettica e 3 ustionati. A scendere dalla nave, come racconta Paola Campiglia presidente di Migranti senza frontiere, anche un bambino di pochi anni ustionato sul viso, a causa di un ordigno. Di quegli immigrati che sono stati recuperati a bordo di due barconi e due gommoni a 60 miglia dalle coste libiche, c'era la giovane donna che ha dato alla luce a Pozzallo la piccola Francesca Marina, una bimba di 3 chili e 200 grammi, così chiamata in onore di San Francesco, patrono d'Italia, di Papa Francesco e come omaggio alla ostetrica di bordo che è della Fondazione Francesca Rava.

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