Merce sottratta ad aziende e multinazionali, il "ragioniere" di Scafati patteggia

Ha patteggiato 2 anni di reclusione, con pena sospesa, uno scafatese di 36 anni, coinvolto in una maxi indagine condotta dalla procura di Verona per associazione per delinquere, finalizzata alla truffa e alla ricettazione. La merce destinata alle aziende spariva, per poi finire per essere rivenduta sul mercato nero. L'uomo, rimesso in libertà, era difeso dall'avvocato Roberto Acanfora

L'indagine

Irreperibile dallo scorso novembre e sfuggito ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, l'imputato agli inizi di luglio si era consegnato alla Polizia stradale di Verona. Per poi fornire un contributo al lavoro degli inquirenti, con il ritrovamento di un camion con rimorchio, con all'interno merce dal valore di 80.000 euro. Conosciuto come "il ragioniere", lo scafatese avrebbe fatto parte di un sistema già scoperto dalla procura di Nocera, mediante raggiri in fotocopia seguiti e ricostruiti da polizia e pg, dove venivano ottenute le commesse da diverse aziende grazie a ditte costituite ad hoc, con l’inserimento del nominativo della ditta nell’archivio consultabile attraverso un sito specializzato ed altri relativi al trasporto su strada. A seguire, la fase del contatto telefonico attraverso siti ed email con l’offerta dei trasporti a prezzi stracciati, concorrenziali sul mercato, supportato da atti falsi relativi alla costituzione della ditta, iscrizione alla camera di commercio, polizze fideiussorie e indicazione di autisti e targhe adoperate nel lavoro. Gli indagati, dopo aver ottenuto l’incarico, contattava i committenti per trasportare la merce in luoghi prestabiliti, sparendo poi dai controlli delle forze dell’ordine grazie a mezzi rubati e targhe contraffatte.