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Cronaca Cava de' Tirreni

Centinaia di post-it con i nomi delle vittime: denunciati 2 truffatori a Cava

Resta alta l’attenzione della Polizia sul territorio provinciale verso le fasce più deboli della popolazione. In particolare, l’azione di contrasto è mirata a proteggere gli anziani

Resta alta l’attenzione della Polizia sul territorio provinciale verso le fasce più deboli della popolazione. In particolare, l’azione di contrasto è mirata a proteggere gli anziani: ieri mattina un ispettore della Polizia di Stato, libero dal servizio, ha individuato un’auto di colore bianco, segnalata da numerosissimi cittadini cavesi quale veicolo utilizzato per mettere a segno truffe. Dopo aver provveduto a rendere noto l’avvistamento alla Sala Operativa del Commissariato, l’ispettore e la pattuglia della Squadra Volante sopraggiunta, hanno seguito il veicolo per diversi chilometri riuscendo infine a bloccarlo in via Tafuri.

Durante il controllo, il passeggero, successivamente identificato per un pluripregiudicato napoletano di 46 anni, mentre scendeva dal veicolo, ha accartocciato e lasciato  cadere a terra con noncuranza un foglio post-it, prontamente raccolto dai poliziotti, con su scritto un nominativo completo di indirizzo e telefono. Il conducente dell’auto, a sua volta,  è stato identificato per un napoletano di 51 anni, ma residente a Terni. Durante un primo controllo all’interno dell’abitacolo i poliziotti hanno rinvenuto 140 foglietti  gialli, tipo post-it, riportanti i nominativi  di altrettante persone, con relativi indirizzi ed utenze telefoniche fisse. Poiché i due napoletani non sono stati in grado di fornire spiegazioni circa la loro presenza in città, gli agenti, in relazione ai numerosi elementi che facevano presupporre di essere al cospetto dei  truffatori li hanno accompagnati negli uffici di polizia.

Nel corso delle indagini si è accertato che il napoletano 46enne il 3 agosto 2015 aveva messo a segno una truffa ai danni una signora del 1922, residente a Cava de’ Tirreni, sottraendole la somma di 500 euro e vari oggetti in oro. Il truffatore nella circostanza si era spacciato per il consulente di un avvocato. Inoltre, dopo un secondo controllo più approfondito, all’interno dell’auto è stata trovata una busta da lettera, identica a quella descritta in sede di denuncia, utilizzata per la truffa. Anche il nominativo riportato sul biglietto lasciato cadere, è risultato corrispondere a una persona anziana che, contattata, ha dichiarato di avere appena ricevuto una breve telefonata da parte di un certo Mario Prodi che gli aveva comunicato che in agenzia, senza specificare quale, erano arrivati dei soldi per il figlio e che doveva passare a ritirarli. In realtà si trattava del primo contatto dei due truffatori che grazie all’efficace intervento dei poliziotti non è sfociato in un’altra truffa. I numerosi post-it e 3 telefoni cellulari sono stati sequestrati. Entrambi gli uomini sono stati, infine, denunciati per truffa aggravata.
 

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