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Cronaca

Foibe e giorno del ricordo, il Prefetto Malfi: "Memoria viva"

Nel corso della cerimonia svoltasi stamattina in Prefettura, sono stati conferiti diplomi e medaglie ad Antonio e Raffaele Pacella, rispettivamente nipote e pronipote del finanziere Nicola Pacella

Stamattina è stato celebrato in Prefettura il “Giorno del Ricordo", in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano – dalmata, delle vicende del confine orientale. Il Prefetto Salvatore Malfi, affiancato dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e dal Sindaco di Postiglione, ha consegnato le medaglie commemorative ed i diplomi conferiti dal Presidente della Repubblica ad Antonio e Raffaele Pacella, rispettivamente nipote e pronipote del finanziere Nicola Pacella, in riconoscimento del sacrificio offerto alla patria. Alla cerimonia hanno preso parte anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Siano.

Memoria viva

"Giornata particolare ma vissuta con gioia e positività - ha precisato il Prefetto Malfi - Riusciamo a stare insieme ai ragazzi per trasmettere i valori fondamentali di una Repubblica che non dimentica ma che ricorda per andare avanti. La democarazia è fondata su valori, uno dei quali è la memoria. La memoria è viva se "vissuta" con le persone. Abbiamo consegnato anche medaglie alla memoria di una delle vittime delle Foibe. Le cose sono previste per legge ma non si tratta di un atto formale: il popolo italiano in questo momento riconosce dignità ad un momento tragico della nostra storia ed omaggia le vittime. Abbiamo celebrato la Giornata della Memoria, dedicata alla Shoah, nella Consulta. Oggi ci siamo trasferiti in Prefettura, casa aperta e della gente. Amo stare tra gli studenti ma non è solo una vocazione personale. E' l'unico modo per vivere in maniera autentica queste cerimonie: trasmettere e raccontare ai ragazzi è l'unico modo per ricordare davvero". In rappresentanza dell'amministrazione comunale, ecco il commento del consigliere Paki Memoli. "Pagine di storia molto tristi ma parlare della storia significa far conoscere gli eventi, affinché non si ripetano. Non stiamo celebrando l'evento ma lo studiamo insieme ai ragazzi. Parliamo tanto di diritti umani ma questa è una delle occasioni utili per farli rispettare davvero".

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