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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Caro libri, il Movimento Studentesco passa al setaccio le scuole salernitane

E' stata condotta dal Movimento studentesco Nazionale di Salerno, l'analisi sui costi dei libri in quindici istituti scolastici superiori della città. Due, le scuole che superano i tetti massimi di spesa

Ha condotto un'approfondita ricerca circa i costi dei libri di testo in quindici scuole cittadine, il Movimento Studentesco Nazionale di Salerno, al fine di individuare le scuole che non hanno rispettato i tetti di spesa massimi fissati dal Ministero della Pubblica Istruzione. "Come ogni anno, vigiliamo attentamente sulla situazione libri nelle scuole: per fortuna questa volta la maggior parte dei licei ed istituti professionali si sono adattati ai tetti di spesa massimi fissati dal Ministero della Pubblica Istruzione, ma non mancano note negative". A dirlo, il responsabile provinciale del Movimento , Luigi Di Martino

Dall'analisi, il liceo Scientifico “L. Da Vinci” e l’istituto tecnico commerciale “A. Genovesi” risultano trasgressori dei limiti consentiti: "I due Istituti non hanno per nulla tenuto conto del budget di spesa massimo fissato dal Ministero ed hanno sforato il tetto massimo, incidendo in maniera plateale sul costo dell’istruzione in ogni singola famiglia - ha osservato Di Martino - Ciò è molto grave, poiché, in un periodo di crisi economica come quella che stiamo vivendo, aumentare liberamente il tetto di spesa è sintomo di poca sensibilità e mancanza d’attenzione".

In particolare, tra le quarte classi del "Da Vinci", in cinque sezioni si chiede addirittura di spendere fino a 317 euro per i libri di testo, superando abbondantemente il limite consentito pari a 284 euro. Tra gli altri istituti scolastici non perfettamente "in regola" con il tetto di spesa, l'Itis Focaccia e il liceo scientifico Da Procida. Il plauso di Di Martino, invece, è per  l’Istituto Magistrale “Regina Margherita” "visto che è la scuola ove si spende meno per la dotazione dei libri: questo sta a significare che la coppa “Caro Libri” che ha ricevuto l’anno scorso la preside, è stato un buon campanello d’allarme", ha concluso il responsabile.
 

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