"Quando eravamo felici": Corrado de Rosa ospite di "Cantina e Cultura"
Continua Cantina&Cultura, il format pensato da Cantina Verace per unire cultura ed enogastronomia nel solco della valorizzazione del nostro territorio. L'appuntamento è per mercoledì 22 novembre, alle 19, coin un monologo sugli anni Ottanta in compagnia di Corrado De Rosa, accompagnato da una sezione musicale a cura di Toto Valitutti.
L'incontro
Tre luglio 1990. I paninari stanno tramontando, gli ultras stanno ridefinendo il loro modo di interpretare tifo e militanza. L’Italia é al centro dell’Universo: ha organizzato il Mondale che, stasera, é arrivato alle semifinali. A Napoli si gioca Italia Argentina, davanti ala TV ci sono 27 milioni di persone. Il decennio di avvicinamento alla Coppa del Mondo é iniziato com’erano finiti gli anni Settanta: stragi di Ustica e Bologna, terremoto dell’Irpinia, attentato a Papa. Poi l’urlo di Marco Tardelli a Madrid, la coppa: campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo. L’Italia ha rincorso un disperato bisogno di spensieratezza che diventa il Drive-in, le televendite, il synth pop, la rivoluzione dei palinsesti televisivi, il PIL in continua crescita. Piazza Fontana si trasforma nella Milano da bere, le privazioni ora sono eccessi, la paura é benessere, feste, locali notturni. Bettino Craxi discute a tu per tu con Ronald Reagan per stabilire chi comanda a Sigonella e il Paese é fiero di sé. Italia-Argentina é la partita dei predestinati, quella della Nazionale che deve sbrigare una pratica veloce per andare a prendersi la Coppa, la sua Coppa, nella finale di Roma. Eppure quando inizia la gara, quando siamo felici, già non lo siamo più. Berlusconi ha comprato il Milan e la Mondadori, la Lega semina odio, l’immigrazione é un tema caldissimo, crescono debito pubblico e disoccupazione, il conflitto arabo-israeliano é una ferita che sanguina. L’Italia di quegli anni siamo noi. É l’Italia dell’avere che sorpassa l’essere, della forma che domina la sostanza, delle verità emotive che vincono sulla realtà, della rivoluzione tecnologica con i suoi effetti collaterali. La partita inizia, le speranze di un Paese sono già illusioni. “Quando eravamo felici. La partita da cui tutto finisce” (minimum fax 2023) é il racconto degli immaginari che ruotano intorno a Italia-Argentina, la semifinale che, con la sconfitta della Nazionale, segna idealmente il passaggio fra le aspettative degli anni Ottanta e le frustrazioni del decennio successivo. “Quando eravamo felici. Gli anni Ottanta fra calcio, speranze e illusioni” é un monologo che racconta come si arriva a quella partita nel decennio dell’edonismo e delle grandi aspettative. Negli anni in cui l’Italia alleva le radici del presente: vizi, perversioni e miserie che ci avrebbero fatto diventare quello che siamo.