Cibo e tradizioni: il principe Caracciolo rivive a Lancusi dal 14 al 16 luglio
"La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella". Questa considerazione di Anthelme Brillat-Savarin è utilizzata dagli organizzatori di "Lancusi e i Caracciolo" per presentare la terza edizione della rievocazione storica del principe Giovanni Caracciolo di Lancusi. La manifestazione è un mix di cultura, tradizioni e riscoperta degli antichi sapori. Per tre giorni, dal 14 al 16 luglio, si potranno gustare pasta con fiori di zucca, salsiccia e provola, pasta con pomodorini e lardo, la vera porchetta di Ariccia con contorni, salsiccia con contorni, caciocavallo impiccato, sfogliatella e frolla, bibite e nocino.
Dai documenti presenti nell’archivio parrocchiale risulta infatti che il principe è nato a Lancusi ed è stato battezzato nell’attuale Palazzo Barra nel 1741. Il principe era il terzo figlio di Francesco Marino, gran feudatario di Carlo III di Borbone, che già nei progetti paterni sarebbe stato avviato alla carriera militare. Per una serie di lutti, il destino lo porterà ad essere il capo del casato. In seguito a ricerche storiche, si è rinvenuta traccia di grandi festeggiamenti per la nascita del bambino in quanto l’atteso figlio maschio era un'importante opportunità per allacciare altri legami con famiglie nobili del Regno delle Due Sicilie rafforzando il prestigio e il potere dei Caracciolo di Avellino.