All'archivio storico in memoria di Fernando Iannetti

Era piena la sala dell'archivio storico di Salerno in via Salvatore de Renzi,  tra familiari, amici, colleghi e curiosi, tutti lì per ricordare la figura di Fernando Iannetti, compianto docente prima di Filosofia della Storia e poi di Storia della Filosofia presso l'università degli studi di Salerno, scomparso prematuramente nel 2003. Oltre ai familiari dello stimatissimo docente, filosofo e psicanalista, esperto di Karl Marx, tanti amici e colleghi. Commozione tra i familiari quando viene ricordato dal nipote Fernando Diana.

Al tavolo dei relatori Gianfranco Borrelli, Dario Stefano Dell'Aquila, Franco Ventriglia e Giovanni Sgrò, curatore del libro presentato per l'occasione e composto da quattro saggi scritti e rieditati dal compianto Iannetti: "Derive del desiderio e metamorfosi del soggetto - Per una nuova critica del politico" edito dalla Cronopio nel 2012. Quattro saggi, come spiegato dal curatore Sgrò, scritti tra il 1981 e il 2001, nei quali si analizza appunto la crisi della ragione classica intesa come crisi del capitale e dello stato borghese moderno. In questo contesto di crisi, secondo Iannetti, è ancora però possibile la critica del politico.

"Ricordo Nando Iannetti - ha detto Gianfranco Borrelli - come una persona che aveva una grande disponibilità ideologica". Così Dario Stefano Dell'Aquila: "Pur non essendo la filosofia il mio campo di ricerca, Karl Marx è il mio riferimento e Iannetti ne era un grandissimo esperto. Ricordo quanto fosse antiaccademico". Difficile trattenere la commozione: Franco Ventriglia annuncia di voler, in futuro, fare un'edizione digitale dei saggi di Iannetti. "Non lo conoscevo personalmente - ha riferito il responsabile dell'archivio storico di Salerno Nino D'Angelo - ma l'ho conosciuto attraverso i suoi libri, che la famiglia ha voluto donare al comune di Salerno". Infine, una lettura di poesie da parte di Virgilio Massimo.