Dissesto finanziario a Sant'Angelo a Fasanella: le critiche dell'opposizione
Il Consiglio Comunale di Sant’Angelo a Fasanella, riunitosi giovedì 9 marzo 2023, ha deliberato il dissesto finanziario, dato che “l‘ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte”. Una situazione irreversibile di deficit accertata dalla Corte dei Conti che, con sentenza n.98/2022, ha bocciato il Piano di Riequilibrio predisposto dall’Ente nel 2017 e, di conseguenza, ha obbligato il Consiglio Comunale a deliberare formalmente il dissesto finanziario. L’assemblea consiliare, cui hanno partecipato molti cittadini, è durata diverse ore ed ha visto una netta contrapposizione tra maggioranza e opposizione, anche alla luce del diniego opposto dal Sindaco alla richiesta di diretta streaming notificata dai consiglieri di minoranza per lo stesso Consiglio Comunale del 9 marzo. La deliberazione di dissesto finanziario comporta la nomina di un Commissario risanatore, tuttavia l’Amministrazione guidata da Gaspare Salamone resterà in carica, benché priva di importanti funzioni. Nel frattempo il Gruppo Politico “Impegno Comune”, espressione dei consiglieri di minoranza, con diversi manifesti affissi nel paese e con un comunicato stampa, chiede le dimissioni del Sindaco: “anziché fare un mea culpa collettivo, si è cercato fino alla fine di fare uno scaricabarile” – si legge nel comunicato stampa del 10 marzo 2023 – “… il vostro tempo è finito e lo avete ammesso anche voi nel Consiglio comunale del 9 marzo. Contribuite con le vostre dimissioni ad aprire un nuovo capitolo santangiolese!“.