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Elezioni presidente della Repubblica, ecco chi sono i "grandi elettori" salernitani

La delegazione più folta è quella del Movimento Cinque Stelle, seguono quelle del centrodestra e del centrosinistra: la maggioranza dei parlamentari esprimeranno la preferenza per la prima volta

É ormai definito il plenum di 1.009 grandi elettori che da lunedì 24 gennaio dovranno eleggere il tredicesimo Presidente della Repubblica: 321 senatori (compresi i sei senatori a vita), 630 deputati e 58 delegati regionali, tre per ogni regione (in Campania sono stati designati il governatore Vincenzo De Luca-Pd, il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero – Pd e la capogruppo di Forza Italia Annarita Patriarca), ad eccezione della Valle d’Aosta che ne ha uno, designati in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze.

La prima volta dei nuovi “grandi elettori”

Sono 19 i parlamentari salernitani, eletti alle ultime elezioni politiche del 2018, che eleggeranno il successore di Sergio Mattarella. Ma vediamo chi esprimerà la preferenza per la prima volta. Per il centrosinistra: i deputati Piero De Luca (Pd), Eva Avossa (Pd), Federico Conte (Leu); per il centrodestra: i deputati di Forza Italia Gigi Casciello e Marzia Ferraioli di Forza Italia, il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone; il deputato della Lega Gianluca Cantalamessa (eletto nel collegio di Salerno ma napoletano di origine); folta la delegazione del Movimento Cinque Stelle: i deputati Nicola Provenza, Anna Bilotti, Virginia Villani, Nicola Acunzo (anche se ora è nel Gruppo Misto), Cosimo Adelizzi e i senatori Giuseppe Castiello, Felicia Gaudiano e Luisa Angrisani. 

Chi ha già votato per il Quirinale 

Hanno espresso già la loro preferenza, nelle passate legislatura, per eleggere il Capo dello Stato, invece, il Questore della Camera Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), il deputato Vincenzo Fasano (Forza Italia), il deputato Angelo Tofalo (Movimento Cinque Stelle) e il senatore Andrea Cioffi (Movimento Cinque Stelle).

Il quorum necessario per l’elezione

Nei primi tre scrutini per essere eletti occorre il quorum dei due terzi dei componenti dell’Assemblea: quindi 673 voti. Dal quarto scrutinio basta, invece, la maggioranza assoluta: quindi 505 voti. Nessuno schieramento ha i numeri per eleggere autonomamente, come accaduto in passato per il centrosinistra, il nuovo Presidente della Repubblica. 

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