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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Elezioni 2018 / Le reazioni dei politici: esultano Fi e M5S, accuse al veleno nel Pd

Il centrodestra regge in provincia di Salerno nonostante l'onda dei grillini. In casa dem Antonio Vassallo e Simone Valiante attaccano i vertici del partito

Dopo la conferma dei dati elettorali arrivano le prime reazioni dei partiti salernitani. Molta amarezza in casa Pd che, anche in provincia di Salerno, è stato travolto dall’onda del Movimento Cinque Stelle e dalla buona performance del centrodestra che, ad Agropoli, ha vinto con Marzia Ferraioli uno dei collegi uninominali più difficili.

I commenti

Nel centrodestra grande soddisfazione viene espressa da Mara Carfagna che, alla luce del 18.80% raccolto da Forza Italia, dichiara: “A Salerno, in questi anni abbiamo combattuto a mani nude contro un sistema di potere che oggi è crollato. La nostra candidata Marzia Ferraioli - ha affermato - ha battuto il re delle fritture (Franco Alfieri ndr.) e la finta economista dei 5 Stelle (Alessia D'Alessandro ndr.). L'avevano definita 'economistà, noi abbiamo scoperto che legge il The Economist noi allora ci siamo scoperti scienziati perché leggiamo Focus e anche stilisti perché ogni tanto leggiamo Vogue. De Luca è stato sindaco di Salerno per qualche decennio, ora è presidente della Regione assiste a un tracollo che è innanzitutto un fallimento suo. Potrei gioire delle sconfitte altrui - ma non lo faccio perché una politica lungimirante ha il dovere di guardare al futuro e soprattutto di ascoltare i cittadini e non di guardarsi l'ombelico, però è evidente che il Partito Democratico affronta un fallimento clamoroso”. Gli fa eco Roberto Celano: “Forza Italia ha raggiunto risultati considerevoli, totalizzando percentuali alla Camera (quasi il 20%) ed al Senato (quasi il 21%) tra le più alte d'Italia ed eleggendo nel collegio di Agropoli Ferraioli che ha battuto Franco Alfieri ed il suo sistema di potere. Solo il crollo del Pd di De Luca ha consentito al Movimento 5 Stelle di vincere negli altri collegi, laddove candidati di Forza Italia si sono egregiamente battuti, raggiungendo percentuali che, senza la disfatta del centro-sinistra, ci avrebbero consentito di vincere ovunque”.

Esulta il Movimento Cinque Stelle: "E’ un giorno storico molto speciale, finalmente dopo anni di apatia e immobilismo un piacevole vento fresco risveglia gli animi. Il Movimento 5 Stelle è quel vento che ha travolto l’intero Sud Italia e, con ottimi risultati, tutto lo stivale, spargendo sull’intero territorio in modo prorompente voglia di onestà, di trasparenza, di innovazione, di competenza, di sostenibilità e legalità. In un giorno solo sono stati sfondati i muraglioni di grossi feudi, sono state disgregate dinastie, aperte brecce in fortezze semplicemente con volontà e coraggio. Anche i cittadini di Nocera Inferiore hanno fatto sentire con orgoglio la propria voce, urlando dalle cabine elettorali il loro basta a questa classe politica distruttiva ed egoista, fatta di personaggi che vivono negli ambienti politici da molto, troppo tempo senza aver fatto mai nulla di concreto per la soluzione dei problemi atavici del territorio. Può essere definito un voto di protesta? Forse. Certamente non è stato un voto clientelare, ma libero e dignitoso,  perchè oggi per la nostra terra martoriata c'è una proposta reale per uscire dal buio. Il popolo nocerino ha dato un segnale chiaro scegliendo finalmente l’unica forza politica pulita che, con umiltà e determinazione, risolleverà le sorti dell’intera nazione. Stanotte una porta sul futuro è stata aperta, lasciando entrare quell’aria fresca che presto, speriamo prestissimo, possa inondare tutta la città di Nocera Inferiore".

Il centrosinistra, invece, si lecca le ferite. Il segretario del Pd Enzo Luciano ammette la sconfitta ma spiega: "Sin dalle ore immediatamente successive all’acquisizione dei primi risultati, il partito si è aperto ad una riflessione franca e ragionata del dato che è sicuramente negativo, avviando una analisi lucida e finalizzata ad un immediato riscatto in termini di consensi e nel rapporto con la nostra gente. E’ apparsa evidente, tuttavia, una diversificazione tra il risultato di Salerno ed aree significative della Provincia, come la Costiera Amalfitana e Cilentana, rispetto allo stesso esito nazionale, avendo registrato un consenso significativamente più elevato. Nell’attesa della definizione del quadro nazionale, siamo già impegnati a garantire la necessaria continuità del nostro lavoro politico ed amministrativo". Molto dure le parole di Antonio Vassallo, figlio dell’ex sindaco di Pollica, che aveva criticato aspramente la decisione del Pd di candidare Alfieri nel collegio del Cilento. “Mi soffermerei sulla candidatura più che sul risultato e sarebbe il caso che si assumessero le responsabilità coloro che l’hanno voluta soprattutto in una circostanza delicata dal punto di vista politico che riguardava in particolare il centrosinistra. Dovevano fare una scelta attenta e pur se molti in quella notte, all’interno della segreteria erano in disaccordo, come Matteo Orfini, che come già nel 2015 manifestò contrarietà, non hanno, e mi riferisco al segretario nazionale insieme alla segreteria regionale e al governatore, ascoltato i consigli buoni di alcuni democratici. Se il candidato del collegio Alfieri prende pochi voti ad Agropoli che è stata sempre definita la sua roccaforte politica, significa che nel corso degli anni c’è stato qualcosa che non è andato bene”.  Parla di “disastro” il deputato uscente Simone Valiante: “Un disastro senza precedenti dal dopoguerra ad oggi in Italia ed in Campania (dove il movimento 5stelle a quest'ora supera il 50%). Non ci sono parole, solo amarezza. Le parole e i gesti le trovino ora i protagonisti di questo disastro e quelli che hanno esercitato con disinvoltura l'utilizzo del potere anche nel Pd”.

Amareggiato per la sconfitta il democratico Tino Iannuzzi: “Ringrazio le elettrici e gli elettori che mi hanno onorato con il loro consenso in questa difficilissima competizione, nella quale il Partito Democratico ha subito una sconfitta netta ed inequivocabile in tutta Italia ed ancor di più nel Mezzogiorno ed in Campania. Ho affrontato la campagna elettorale con passione ed intensità, incontrando rispetto ed attenzione per le mie proposte, ma anche e soprattutto un orientamento politico fortemente contrario rispetto alle scelte nazionali del Partito. Si impone ora per il PD una riflessione a trecentosessanta gradi ed a tutto campo, che investa linea politica, contenuti programmatici ed organizzazione del Partito sia a livello nazionale sia a livello territoriale. Sono onorato di aver potuto servire in Parlamento per tutti questi anni il mio Paese e le Comunità Salernitane e Campane, conducendo tante vittoriose e significative battaglie per il nostro Territorio. Continuerò a dare, anche al di fuori della sfera parlamentare, tutto il mio contributo per la risoluzione delle problematiche della nostra terra ed il rilancio del Pd”.

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