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Intervista a Marco Falvella: "Ecco perchè sono l'unico candidato di destra"

L'aspirante primo cittadino del partito Popolo d'Italia, fratello di Carlo e Pippo, illustra nei dettagli il suo programma elettorale ed annuncia l'arrivo in città di Donna Assunta Almirante

Continua il nostro giro di interviste ai candidati sindaco della città di Salerno. A spiegare le ragioni della sua discesa in campo è, questa volta, Marco Falvella (Popolo d’Italia).

Partiamo dalla sua identità politica. Lei è un uomo di destra o di centrodestra?

“A mio avviso, se per centro destra facciamo riferimento a Forza Italia, vuol dire che stiamo parlando di tutt’altro cosa che possa riferirsi alla destra. La destra, quella che ritengo appartenermi è una, sola e irripetibile e si chiama Giorgio Almirante,  quella che ha segnato i nostri anni di gioventù nei quali, gli ideali erano il nostro scudo. La stessa, che i nostri padri ci hanno insegnato ad amare, a rispettare e a comprenderne il valore”.

Esiste ancora la destra?

“Con l’avvento del presidente Berlusconi e l’assorbimento nelle proprie file di An, la destra ha cessato di esistere giorno dopo giorno, lasciando il passo alle lobby  speculative  talvolta, supportate a macchia d’olio e a livello nazionale, dai suoi stessi ex vertici nonché da ex militanti ai quali, allettava l’idea di entrare nello stesso circuito tuttavia, con scarsi successi”. 

Chi la rappresenta?

“Se parliamo a livello nazionale come identità legata a un partito politico, nessuno ha meriti per tale considerazione. A livello locale invece, per valori e ideali, credo che nessuno  più del sottoscritto, possa rappresentarla con orgoglio e lealtà e non solo per il cognome che porta bensì, per gli oltre dieci anni di battaglie che porta avanti, affinché ci sia il giusto riconoscimento e la condivisione della memoria dei nostri martiri, barbaramente assassinati in difesa dei loro ideali e troppo spesso, dimenticati dai loro stessi amici, oggi ai vertici di questa politica becera e corrotta”.   

Come nasce la sua candidatura a sindaco di Salerno?

“Il Popolo D’Italia, partito politico del quale mi pregio esserne il coordinatore nazionale, vuole rappresentare la nuova forza politica rivolta a valorizzare i meriti e a rispondere ai bisogni individuali e collettivi. A tal proposito, stanco dei soprusi, dell’indifferenza nei confronti delle fasce deboli e della corruzione, legata alla politica e a molti suoi adepti, il sottoscritto - come novità nel panorama politico salernitano - ha deciso di scendere in campo e  stare al fianco di chi la politica la svolge per passione, per vocazione e non per mestiere, al servizio e per il bene dei cittadini”.

Veniamo al programma. Di cosa ha bisogno maggiormente la città?

“Iniziative volte al benessere della persona fisica ed al miglioramento della qualità della vita, ponendo al centro della propria attività, i soggetti più svantaggiati quali gli anziani, disabili e meno abbienti.  Operare in favore della riscoperta, e affermazione, delle tradizioni del territorio e del suo patrimonio storico, umanistico, artistico, tecnologico, agricolo, marittimo e territoriale in genere. Realizzare, per via democratica nella partecipazione di tutti, una società che sia retta da valori di libertà, di uguaglianza, di giustizia, di responsabilità, di solidarietà e di progresso. Il turismo è il nostro futuro, ci dobbiamo attrezzare come comunità affinché il nostro paese sia al centro di circuiti turistici extra-comunali, rafforzando la ricettività e migliorando la qualità dei servizi. Istituire musei tematici che possono ospitare mostre permanenti, e di seguito, procedere nella realizzazione di due importanti musei: il Mivit Museo Internazionale Vittime del Terrorismo - unica realtà esistente al mondo -, una area nella quale si vuole ricostruire ciò che di più devastante, negli ultimi cinquanta anni, abbia compiuto l’odio, l’intolleranza e la violenza politica, sfociando, nelle più aberranti e disumane lotte tra Stato e anti-Stato, lotte nelle quali il tributo pagato di vite umane è altissimo; e il museo Etno-Antropologico per raccontare la storia e l’eccezionale cultura di Salerno e della sua Provincia - la memoria "collettiva" deve restare viva come testimonianza di quello che siamo stati -,entrambe le strutture potrebbero  rappresentare un importante volano per: interscambi culturali con Scuole e Università di altre comunità nazionali e internazionali; per l’occupazione di posti di lavoro, e per il rendimento utile alle attività commerciali presenti sul territorio salernitano come B&B, ristoranti, Hotel e quant’altro”.

Come si possono aiutare i più bisognosi?

“Promuovendo le politiche dell’inclusione, dell’integrazione e della convivenza a favore dei categorie più deboli; con il superamento delle difficoltà degli strati sociali più “esposti” (l’infanzia e gli anziani); istituendo trasporti pubblici per le bambine ed i bambini diversamente abili; scuola e assistenza devono essere le parole d’ordine in questo campo. Per quanto riguarda gli anziani, è necessario creare un servizio di aggregazione sociale “centro intergenerazionale”; essendo che, in Campania, gli sportelli antiviolenza sono privi di posti letto per emergenze provvisorie di prima accoglienza - ovverosia, per coloro che hanno il coraggio di denunciare il loro aguzzino –, è necessario, attingendo ad un bene confiscato e lavorando in collaborazione con le Forze dell’Ordine, dare vita ad un centro per accogliere donne e mamme con figli, vittime di violenze”.

Tanti giovani continuano ad emigrare: qual è la soluzione?

“Purtroppo, in politica l’emigrazione giovanile dovuta alla crisi del lavoro, non è argomento di rilievo, perché c’è una scarsa qualità di classe dirigente e ancor meno il concetto di meritocrazia. Lo dimostrano i dati che vedono per ogni tre immigrati che entrano nel nostro Paese, un italiano va via. Come già detto in precedenza, per tanti, Pubbliche Amministrazioni e Governi compresi - se pur indirettamente attraverso  Consorzi di Cooperative dedite all’accoglienza di quanti, scappano dalla fame e dalla guerra -, l’immigrazione è oggi considerato un business misurato in miliardi di euro.  Per cui, viene spontaneo pensare che quest’attività che da anni ha preso piede, prevalgono sul problema  del flusso emigratorio dei nostri connazionali quindi, scarsi investimenti sui giovani, carenze di assunzioni e per ultimo, il Jobs Act che favorisce il licenziamento e la legge Fornero, che ha allungato i limiti pensionistici”.

Il tema della sicurezza e dell’immigrazione è sempre più di attualità. Pochi giorni fa una ragazza è stata violentata sulla spiaggia di Santa Teresa. Cosa può fare un sindaco?

“Dovrebbe innanzitutto organizzare ronde nelle ore e nelle zone più a rischio vale a dire, quelle meno popolate inoltre, gestire con maggior attenzione gli sbarchi di immigrati che arrivano nel nostro porto, seguendo con molta attenzione che gli sbarcati, raggiungano le destinazione preventivamente accordate con altre Regioni, Prefetture e Ministero  - cosa che a mio avviso si verifica in parte se consideriamo l’aumento smisurato di immigrati che popolano la nostra città -, bonificare le aree a maggior rischio per intensità di immigrati  - vedi la litoranea -. Il vero pericolo che incombe sulla nostra comunità, sono le cellule dormienti del terrorismo che si confondono tra gli immigrati che scappano dalla fame e dalla guerra ma, purtroppo, non possiamo intercettarli in quanto non ne conosciamo le generalità”.

In che modo sta conducendo la campagna elettorale?

“Ricostruire un qualcosa che non c’è più, significa imparare ad adottare gli stessi sistemi che la rendevano unica e irripetibile. Nel ricostruire quanto ad oggi inconcepibile, vi è proprio la campagna elettorale. Per quanto riguarda la lista dei candidati del Popolo D’Italia unitamente al candidato sindaco, abbiamo adottato il concetto del minimo sforzo massimo risultato vale a dire che, siamo tornati a fare politica con il porta a porta, nei quali incontri, esponiamo il nostro programma elettorale basandoci sulle nostre esperienze politiche ma soprattutto, senza nulla promettere e incoraggiando il cittadino a recarsi alle urne. Non stiamo facendo investimenti legati a pubblicità cartellonistica, spazi web, carta stampata o emittenti televisive e ne tantomeno, abbiamo realizzato manifesti da affiggere. La nostra unica fonte pubblicitaria sono dei piccoli “santini” che utilizziamo solo come promemoria da lasciare a coloro cui facciamo visita. Per  il candidato sindaco, sono stati realizzati 5cinque manifesti, poi affissi su un furgone di proprietà. Riteniamo inopportuno sperperare danaro come in tanti stanno facendo, diversamente quel denaro lo adoperiamo per chi ha problemi di sopravvivenza. Ho letto cifre che si stanno impegnando per la campagna elettorale, cose da inorridire. Come da legge elettorale, ogni candidato che vuole presentare la propria lista, è obbligato a presentare una previsione di spesa da sostenere, la mia lista ha presentato un preventivo spese di  2500 euro”.

Ci sono tanti candidati di centrodestra o di destra. Da chi è rappresentata la destra a Salerno?

“Escludendomi come è ovvio che sia e in considerazione della seconda risposta che ho dato, di destra non riesco a vedere nessun candidato che possa collocarsi in quella linea politica-ideologica. Per quanto concerne il candidato di centro destra -linea politica per me inesistente -, credo che con Celano candidato, Forza Italia ha parzialmente limitato i danni che gli stessi vertici come l’On. Carfagna e il Sen. Fasano hanno generato per la loro scarsa competenza organizzativa. Un vero imprenditore  - in questo caso perché la politica di oggi è solo una S.p.A., deve essere in grado di gestire la propria azienda ma, soprattutto, il personale  diversamente, fallisce come nel caso dei succitati vertici”.

E’ vero che verrà Donna Assunta Almirante?

“Il mio progetto politico,  vede la ricostruzione di una destra orfana di ideali e valori pertanto, ho voluto organizzare un convegno che ha per tema “ Ricostruire la destra – Radici Storiche, Valori e Ideali”. Lo stesso, si svolgerà a Salerno il 26 maggio c.a. alle ore 19 presso il Grand Hotel Salerno. Mi pregio della presenza di Donna Assunta Almirante in quanto, è la vera portavoce in grado di risvegliare e valorizzare questi sentimenti ormai decaduti”.   

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