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Politica/Le nostre interviste/Parla il consigliere Gianluca Memoli

Gianluca Memoli è il consigliere comunale più giovane di Salerno, allena una squadra di basket e si batte quotidianamente per i diritti dei diversamente abili. Lo abbiamo intervistato per Salernotoday.it

Gianluca Memoli è il consigliere comunale più giovane di Salerno, allena una squadra di basket e si batte quotidianamente per i diritti dei diversamente abili. Lo abbiamo intervistato per Salernotoday.it

Per cosa si è battuto in questi tre anni di consiliatura e qual è stato il suo impatto con la politica?

Il primo impatto è stato durissimo, i primi anni dovrebbero essere di rodaggio, ma data la gravissima crisi economica ho dovuto subito rimboccarmi le mani per dare risposte ai cittadini. Ho l’onestà di dire che il bilancio di quello che ho fatto rispetto a quello che avrei voluto fare è in passivo, purtroppo la situazione attuale è difficile, ma mi sono impegnato ad aiutare le persone e risolvere i piccoli problemi di quartiere.  L’impegno nei quartieri rimane la mia priorità. Molte persone mi chiedono aiuti per trovare un lavoro, ma il primo disoccupato sono io. Credo, però, che la mia generazione non abbia la giusta creatività per inventarsi un nuovo lavoro. Il contesto economico è cambiato, dobbiamo cambiare anche noi giovani.

Lei è uno sportivo, qual è lo stato di salute degli impianti sportivi salernitani?

Lo sport a Salerno è di altissima qualità, ma spesso ci si sofferma solo sul calcio. Ci sono grandi risultati, invece, negli sport migliori e non minori, come spesso vengono chiamati. Gli impianti, però, non sono spesso all’altezza. Molto spesso le società a cui vengono affidati si trovano in difficoltà economiche e non riuscirebbero ad iscriversi ai rispettivi campionati, quindi fanno economia sulla manutenzione ordinaria. Il Palasilvestri a Matierno, dove ho passato gran parte della mia vita sportiva è nato come palestra di quartiere e poi è diventato un palazzetto. Ma non ci sono finestre ed è caldo d’estate e freddo d’inverno, non è proprio l’ideale. Sto lavorando ad un progetto di creare una serie di strutture gratuite a ridosso delle spiagge, per rendere parte del lungomare salernitano simile a quello di tante realtà estere. In questo caso, però, dobbiamo intervenire sul senso civico delle persone. Sono stati inaugurati tanti impianti gratuiti, ma in mancanza di una sorveglianza sono stati vittime di atti vandalici ed il Comune è stato costretto a darli in affidamento a privati che sono stati costretti ad applicare tariffe per l’utilizzo degli spazi.

Ti batti per i diritti dei diversamente abili, a che punto siamo per l’abbattimento delle barriere architettoniche?

Anche io appartengo a questa categoria e vivo il problema in prima persona. Abbiamo fondato un’associazione che si chiama AccesSalerno 100% con la quale, basandoci su di un progetto già fatto a Lecce, stiamo analizzando i percorsi turistici e le strutture ricettive per creare un turismo senza barriere di alcun tipo. Analizziamo, infatti, tutti i disagi dei vari tipi di disabili, dai celiaci ai non vedenti. Le barriere sono tante, dalla presenza di materassi non in lattice alla presenza di moquette che causano problemi a chi soffre di particolari tipi di allergie ed asme. Vogliamo superare il concetto classico del portatore di handicap e creare una guida turistica comune per tutti. Stiamo, poi, cercando di attrezzare un’imbarcazione che permetta di raggiungere la costiera amalfitana e quella cilentana anche ai diversamente abili. I problemi sono tanti, dalla difficoltà di salita e discesa dall’imbarcazione alla sostenibilità del progetto, ma spero che in qualche anno riusciremo a farcela.

Come ha preso la notizia della chiusura della Metropolitana?

Per me è stato un doppio boccone amaro. Oltre alla chiusura di un’importante infrastruttura per tutti i cittadini, infatti, è stato l’unico mezzo pubblico usufruibile dai diversamente abili. I bus, infatti, non sono quasi mai a misura di disabile e non tutti i taxi sono attrezzati per accoglierci. La Metropolitana era l’unico mezzo che ci rendeva indipendenti.

Cosa ne pensa del Governo Renzi? Può rappresentare una speranza per l’Italia?

Renzi è la speranza per l’Italia. Ma deve continuare restando sempre fedele alle sue idee. Andando spesso a Firenze per motivi di salute conosco molto bene tutto lo staff di Renzi. Mi auguro che possano svolgere al meglio il loro compito e che Dario Nardella diventi sindaco di Firenze. Noi giovani politici dobbiamo partire dal Noi e non dall’Io e, quindi, fare politica per gli altri.

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