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Sabato, 27 Aprile 2024
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Politica/Le nostre interviste/1: Parla Antonio Iannone

Comincia oggi il nostro ciclo di interviste ad amministratori e politici locali. Il primo appuntamento è con Antonio Iannone, Commissario Straordinario della Provincia di Salerno subentrato all'onorevole Cirielli nel 2012

Pochi mesi prima della fine della consiliatura, abbiamo intervistato il Commissario della Provincia Antonio Iannone, sulla attuale situazione del nostro territorio e su quella della politica nazionale.


Mancano pochi mesi alla fine della consiliatura: cosa è stato fatto e quali sono i prossimi obiettivi?

Prima di tutto abbiamo provveduto alla sistemazione della macchina burocratica dell’Ente e la abbiamo indirizzata verso le vere priorità. Abbiamo riassestato le finanze della Provincia. In 5 anni, infatti, abbiamo pagato oltre 35 milioni di debiti provenienti dalla precedente amministrazione. Questa situazione ha naturalmente comportato una grave mutilazione dell’azione politica, situazione resa ancora più grave dai continui tagli che subiamo dal Governo. Basti pensare che rispetto al 2010 sono stati tagliati oltre 90 milioni di euro. Abbiamo, però, effettuato importanti azioni in ogni settore,  guardando soprattutto ad un efficientamento dell’azione amministrativa. Ci tengo a sottolineare che la Provincia di Salerno è stata la prima in Campania ad approvare il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Abbiamo, poi, attuato il Protocollo elettronico per garantire un’altissima trasparenza amministrativa. A proposito di trasparenza, la Provincia ha firmato l’accordo per la Stazione Unica Appaltante che garantisce la massima trasparenza per gli appalti superiori  ai 200 mila euro e per le forniture superiori ai 130 mila. Non ne eravamo tenuti, dato che è obbligatorio solo per i Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, ma siamo stati lieti di farne parte perché a noi non interessa chi vince gli appalti ma teniamo che le opere vengano portate a termine. Grandi risultati li abbiamo conseguiti anche nella promozione del nostro territorio provinciale che ha innumerevoli ricchezze, molto spesso dimenticate. Adesso la nostra Provincia rappresenta il racconto diverso della Campania. Abbiamo creato l’Enoteca provinciale che raccoglie le eccellenze del vino prodotto nella nostra provincia. I vini salernitani, negli ultimi anni hanno avuto molti riconoscimenti internazionali ed è anche un po' merito nostro. Stiamo creando anche per l’olio, quanto già fatto per il vino, fondando il consorzio Olio del Sole.

Sul fronte diritto allo studio e in merito alle Infrastrutture?

Per il diritto allo studio continuiamo ad investire più di 1 milione l’anno per aiutare gli studenti diversamente abili e per garantire borse di studio ai più meritevoli. Nello sport abbiamo, insieme al Coni, ideato e realizzato i Giochi della Provincia di Salerno: un’esperienza che ha unito tantissimi giovani della nostra provincia. Anche nelle infrastrutture abbiamo fatto tanto. Basti pensare al completamento dell’Aversana: adesso per andare da Salerno a Capaccio ci vuole poco più di 10 minuti, ma abbiamo anche provveduto al bando del termovalorizzatore in solo tre mesi (altri vi avevano impiegato 2 anni). Adesso ci sono i ricorsi amministrativi, ma per quelli la Provincia non ha colpe. Nelle scuole abbiamo trovato una situazione disastrosa: abbiamo messo in sicurezza molti edifici e continuiamo a farlo, abbiamo anche avviato le così dette Cittadelle della Scuola a Cava, Sarno ed Agropoli. Sono moderne strutture dotate anche di spazi per attività sportive che quindi diventeranno pure luoghi di aggregazione giovanili. Per le politiche giovanili abbiamo vinto per 3 anni consecutivi il bando Province Giovani, ed è un record dato che nessuna provincia ci è riuscita. Abbiamo anche vinto un bando di circa 5 milioni di euro per l’ammodernamento dei centri per l’impiego. Vorrei ricordare, poi la vicinanza della Provincia alle attività produttive. Siamo tra gli enti che pagano più velocemente i debiti verso le aziende, nel 2013 abbiamo pagato circa 26 milioni di euro.

E sulla cultura? Le altre priorità?

Per quanto riguarda la cultura, abbiamo riaperto quel gioiello che è il Museo Archeologico Provinciale restituendo alla provincia di Salerno una fetta di storia. Tra le priorità, naturalmente quella di completare il programma elettorale presentato nel 2009. Abbiamo avuto buone notizie dalla Regione che dovrebbe stanziarci circa 27 milioni di euro per i 2700 chilometri di strade provinciali. Abbiamo poi vinto 2 grandi bandi per importanti progetti: 90 milioni per la sistemazione dei corpi idrici superficiali ed altri 70 per combattere l’erosione costiera. Ancora, nsisteremo,  per il lancio definitivo dell’Aeroporto di Salerno e speriamo di avviare i lavori per il termovalorizzatore. A tal proposito vorrei ricordare il nostro impegno per l’ambiente:  la nostra provincia è al 5° posto in Italia con circa il 70% di raccolta differenziata media nei 158 comuni che la compongono.

Da presidente di una delle Province più grandi d’Italia cosa ne pensa del Disegno di legge Del Rio che prevede uno svuotamento delle funzioni delle Province? Ci saranno risparmi considerevoli come ha previsto il Ministro? In ultimo si parla anche di Salerno Città Metropolitana. Qual è la sua posizione?

Prima di tutto una precisazione: Salerno non diventerà città metropolitana, e non è previsto neanche uno svuotamento delle funzioni delle Province. Il Governo su questo punto ha fatto un Capolavoro (ironicamente) perché le Province non verranno né abolite, né commissariate. E’ stato fatto solo un pasticcio che creerà caos. Se la legge rimanesse quella approvata in prima lettura, infatti, le Province diventeranno un ente di secondo livello non rappresentativo perché i suoi organi non verranno eletti dai cittadini, ma da un’assemblea di sindaci e consiglieri comunali che eleggeranno i rappresentanti provinciali. Il risparmio che si verrebbe a creare sarebbe minimo solo per i compensi degli amministratori. Si parla, nel caso della nostra Provincia, solo dello 0.013%. Infatti su 2 miliardi circa di bilancio si risparmierebbero solo 750 mila euro per 36 consiglieri, 12 assessori ed un presidente

Crisi del trasporto pubblico: cosa ha fatto la Provincia? Uscire dal consorzio Unico potrebbe essere la soluzione?

Uscire dal consorzio Unico rappresenta solo una delle soluzioni ma non lo decidiamo noi. Saranno le aziende aderenti a deciderlo. Per quanto riguarda il trasporto pubblico noi abbiamo fatto il possibile effettuando varie ricapitalizzazioni per il Cstp che il centro sinistra aveva ridotto al fallimento. Oltre alle ricapitalizzazioni abbiamo anche effettuato molti anticipi di cassa, sia per il Cstp che per le aziende del trasporto privato perché riteniamo che in tempi difficili come questi sia importante per le aziende avere liquidità immediata, per pagare gli stipendi dei lavoratori e mantenere, quindi, il livello occupazionale.

Situazione politica nazionale: la posizione di Fratelli d’Italia è nota. Ma cosa sta facendo il Governo per l’Italia? Secondo lei durerà ancora a lungo?

I danni causati dal Governo Letta sono enormi. Io dico sempre che quello di Monti sia stato il Governo peggiore per l’Italia, ma quello Letta gli sta contendendo pericolosamente il primato. In ogni caso non credo che questo Governo durerà ancora molto. Renzi, infatti, dopo la sua elezione a segretario del Pd, ha cominciato, nella più classica tradizione del centro sinistra, a picconare la stabilità del Governo effettuando proposte irricevibili per le altre forze politiche che lo appoggiano.
Fratelli d’Italia si è messa subito all’opposizione ed ha avuto ragione su tutta la linea. Il Governo, infatti, non bada assolutamente ai problemi degli italiani ma esegue solo gli ordini che vengono impartiti dall’Unione Europea. E’ una situazione che non può continuare a lungo: la stessa fuoriuscita del partito di Berlusconi dalla maggioranza è sintomo che non si possono fare patti politici tra centro destra e centro sinistra perché ci si trova ad avere visioni diverse dello stato e della vita.

Fratelli d’Italia, dopo lo scioglimento del Pdl, è l’unico partito a rappresentare in Parlamento l’area dell’ex Alleanza Nazionale. E’ auspicabile un ricongiungimento con le altre anima della destra?  

Fratelli d’Italia è il vero partito erede di Alleanza Nazionale ma avendo attirato a se anche persone provenienti da altre esperienze politiche si può dire che è un esempio di come nuova metodologia politica possa unire il centro destra.

Quest’anno ci saranno importanti appuntamenti elettorali nei comuni della provincia di Salerno: Fratelli d’Italia andrà da solo o è auspicabile un centro destra unito?

Per quanto riguarda le prossime elezioni, nella mia funzione istituzionale non posso individuare alternative a persone, ma sono un fautore dell’unità del centro destra e spero che si decida di non buttare via un percorso unitario vincente ed alternativo al centro sinistra nato nel 2009 con l’elezione di Edmondo Cirielli a presidente della Provincia.

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