rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Musulmani in Piazza Sant'Agostino, Napoli: "Non ero al corrente di nulla"

Intanto è polemica nella maggioranza. Il consigliere comunale Naddeo: "Nessuno dell'Amministrazione Comunale mi ha saputo dare spiegazioni. Con questo atteggiamento non si va avanti"

 “Io non ero al corrente di nulla”. Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, sollecitato dai cronisti al Comune, prende posizione dopo la polemica, sollevata dal centrodestra, sulla “Festa dei Sacrificio” organizzata venerdì scorso dalla Comunità Musulmana in Piazza Sant’Agostino, nel cuore del capoluogo. “Ho un rispetto profondo per tutte le confessioni religiose. Gli uffici preposti hanno dato un nulla osta per la manifestazione, dopo aver ascoltato anche la Questura e la Prefettura. Io della cosa non ero al corrente. Naturalmente ciò mi ha infastidito. Non nel merito, ma nella procedura. Su alcuni aspetti sensibili – fa sapere Napoli - bisogna che io sia informato dettagliatamente. Ho dato disposizione che le varie confessioni religiose per i loro meeting debbano avere un luogo che vale per tutti. Perchè noi a Salerno ospitiamo i musulmani, ospitiamo i buddisti, gli induisti, una pluralità di sensibilità religiose che meritano di essere accolte tutte”. Infine Napoli annuncia: “Individueremo un luogo che vada bene per tutti”.  

La polemica politica

Intanto, oltre a Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Forza Italia, ad insorgere contro l’iniziativa, non concordata con il primo cittadino, è anche il consigliere comunale di maggioranza Corrado Naddeo: “Alcuni concittadini mi hanno chiesto genericamente informazioni in proposito ma, onestamente, non ho potuto offrire le richieste delucidazioni rispetto ad un evento di cui nulla sapevo e di cui peraltro, non essendo fisicamente in città, ho avuto notizia solo a posteriori e da terzi. Naturalmente, fedele al mandato elettorale assunto che mi obbliga a rispondere a Città e Concittadini, ho cercato di acquisire informazioni in merito; purtroppo però ne' i Colleghi Consiglieri ne' il Capo-Staff del Sindaco o tantomeno il Comandante della Polizia Municipale ingegnere Elvira Cantarella hanno saputo colmare questa mia lacuna informativa”.

Di qui la polemica dell’esponente eletto con Campania Libera: “Orbene questa vicenda che, incidentalmente, si incrocia con una sana e pacifica manifestazione religiosa, fa emergere una questione che, a mio parere, è importante: mi riferisco cioè al ruolo del Consigliere Comunale. È di tutta evidenza che in questa occasione, come in altre, non si è ritenuto di ascoltare i cittadini salernitani attraverso i loro rappresentanti istituzionali. Eppure – sottolinea Naddeo - si trattava di una questione che toccava il cuore pulsante di Salerno, durante una giornata lavorativa, alla ripresa del quotidiano tran-tran dopo le ferie estive. Personalmente avrei gradito che i cittadini salernitani, per nostro tramite (Consiglieri) avessero avuto l'opportunità di esprimersi circa le modalità organizzative dell'evento”. Poi fa sapere cosa, viceversa avrebbe fatto lui: “Personalmente avrei proposto (previo analisi fattibilità) una zona diversa della città: ad esempio l'area dello stadio Arechi che, con i suoi ampi parcheggi ed i collegamenti coi mezzi pubblici, avrebbe anche favorito una partecipazione maggiore all'evento garantendo quanto necessario ai tanti fedeli intervenuti. Naturalmente poi si sarebbero potute considerare altre opzioni, ivi compresa quella di Piazza S. Agostino. Ma non è andata così. Non si è discusso, non si è ascoltato”.

Non manca una stoccata all’Amministrazione: “Ma questo modo di procedere, a mio parere, è sbagliato; in questo modo si rischia di creare una frattura, una vera e propria barriera tra Istituzione e Cittadini (coi loro rappresentanti). Solo alcuni mesi fa in Consiglio Comunale, assieme ad altri Colleghi, avevo espresso molti dubbi circa l'opportunità ed il gradimento da parte dei nostri concittadini circa il monumentale progetto del Parco Galiziano; in quella occasione non si volle tenere conto di argomenti e motivazioni che spingevano a rivedere le modalità progettuali e si decise di procedere come rulli compressori. Il risultato è noto: sollevazione popolare contro una decisione assolutamente non condivisa dalla Gente ed interpretata come una inutile colata di cemento in un piccolissimo ma delizioso Parco Pubblico per realizzare il quale erano stati impegnati soldi dei contribuenti. Fortunatamente le cose hanno poi preso una piega diversa, come è noto. Ma, purtroppo, lo strappo si era compiuto: un allontanamento tra la Politica di rappresentanza ed il Sentiment Popolare. Adesso, se non si cambia, quello strappo rischia di peggiorare; la distanza con il mondo reale può diventare abissale !".

Naddeo si dice rammaricato per quanto accaduto e avvisa: "E allora può succedere che la politica autoreferenziale ed insofferente al confronto, possa spaziare a ruota libera fra incontri coi portatori del Santo Patrono a quelli con lavoratori di aziende che devono risolvere gravi problemi di inquinamento derivante da impianti ad elevato impatto ambientale. Questo può accadere (e in realtà succede) quando le rappresentanze istituzionali legittimamente elette vengono di fatto esautorate e svilite nell'esercizio del ruolo che viene negato con superficialità e in modo spiccio che si vuole ammantare di efficace decisionismo. Io sono di altro avviso e credo nella Democrazia, anche diretta (nel senso che gli elettori devono scrivere sulla scheda nome e cognome di chi li deve rappresentare). Certo ascoltare pareri diversi può essere noioso e magari anche fastidioso (specie se confliggenti col proprio) ma è l'unico modo per cementare cittadini ed Istituzioni in un virtuoso connubio che produce risultati Grandi. Democrazia è Partecipazione”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Musulmani in Piazza Sant'Agostino, Napoli: "Non ero al corrente di nulla"

SalernoToday è in caricamento