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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Protesta a Roma con insulto a Meloni, Napoli e Picarone: "Giusto esserci". I Moderati: "De Luca si dimetta"

I fedelissimi del governatore rivendicano la presenza alla manifestazione contro l'Autonomia Differenziata e non condannano l'offesa rivolta al Premier. Dal centrodestra nuove critiche al presidente della Regione

Il giorno dopo la protesta contro il Governo per i Fondi di Coesione e l’Autonomia Differenziata, con tanto di insulto al Premier Giorgia Meloni da parte del governatore della Campania Vincenzo De Luca, continua il botta e risposta a distanza tra i partecipanti (tutti di centrosinistra) e gli esponenti del centrodestra. 

I fedelissimi del governatore 

A prendere posizione sono i fedelissimi del governatore che difendono l’iniziativa ma non prendono le distanze dall’insulto rivolto alla presidente del consiglio. A partire dal sindaco di Salerno Vincenzo Napoli: “Ho partecipato, insieme ad un'ampia delegazione di consiglieri ed amministratori comunali, alla manifestazione indetta da Regione Campania ed Anci per ottenere lo sblocco dei fondi di coesione e contro il progetto di autonomia differenziata.
Ancora una volta, il Governo Meloni si dimostra nemico del Meridione d'Italia, bloccando l'erogazione dei fondi destinati alla Campania per infrastrutture, servizi, cultura. Dopo lo scippo dei fondi del Pnrr ancora uno schiaffo alle nostre comunità, nonostante le nostre capacità progettuali, logistiche ed amministrative. 
Siamo contrari anche allo scellerato progetto di autonomia differenziata che distrugge l'unità nazionale e determina pesantissime discriminazioni tra cittadini. Continueremo la mobilitazione democratica e la battaglia in ogni sede al fianco del Presidente Vincenzo De Luca ed insieme a tutti i colleghi sindaci ed amministratori presenti a centinaia a difesa dei nostri concittadini e dei nostri territori”. 

Gli fa eco sui social il consigliere regionale Franco Picarone: “La vera offesa è la schiaffo al sud e alla Campania. Abbiamo vissuto momenti di forte tensione quando la polizia ci ha impedito di raggiungere i palazzi del Ministero: trattati alla stregua di delinquenti! Eravamo lì per rivendicare con forza e compostezza, a nome dei cittadini, le risorse che spettano al territorio campano e ai comuni e bloccate da un anno e mezzo. Nient’altro. Resta comunque gravissimo che il Presidente della Regione e una delegazione di sindaci siano stati ricevuti dal solo Prefetto di Roma e da nessuno dei membri del Governo. Una totale mancanza di rispetto istituzionale ed uno schiaffo alla democrazia e alle giuste ragioni del territorio! Continueremo a batterci fino a che questa pessima vicenda non trovi soluzione”.

Il gruppo Radici di Bracigliano al fianco dei sindaci: “Ci sono stati attimi di tensione a Roma nel momento in cui il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha manifestato in piazza le proprie ragioni per contrastare la proposta del Governo “Meloni” sull’autonomia differenziata. Il nostro auspicio è che ogni forma di manifestazione possa realizzarsi nel massimo rispetto delle posizioni espresse da ciascuna parte politica, evitando tensioni di ogni sorta. Detto questo, ci uniamo alle migliaia di Sindaci che venerdì 16 febbraio sono scesi in piazza a Roma per esprimere il proprio dissenso contro l’autonomia differenziata e contro il blocco dei fondi di Sviluppo e Coesione. In questo modo si rischia di ampliare ancora di più il divario tra Nord e Sud. Molte amministrazioni comunali non hanno le risorse economiche per svolgere le proprie attività. Bisogna assolutamente sbloccare i Fondi di Sviluppo e Coesione per consentire alle pubbliche amministrazioni di governare in modo adeguato i propri territori di competenza”. 

Il centrodestra

Continuano le critiche per l’offesa rivolta alla premier dal presidente della Regione. “De Luca deve rassegnare le dimissioni. La sua truppa cammellata deve chiedere scusa ai cittadini e lasciare la fascia tricolore. Indegno quanto accaduto ai danni del presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, non solo in quanto donna ma in quanto rappresentante dello Stato” dichiara il vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati Pino Bicchielli: “Vanno bene le manifestazioni di protesta, è giusto sia così , mentre non vanno bene i modi utilizzati e men che meno le parole che hanno un peso sempre e comunque, soprattutto quando si rappresenta un'intera regione - ha detto Bicchielli - I presenti devono fare un passo indietro, prendere le distanze. Mi rivolgo soprattutto agli amministratori donna: è da loro che ci aspettiamo una presa di posizione. La segreteria Elly Schlein non dice nulla? Dove sono finite le passerelle elettorali a suon di difesa e accuse al centrodestra? Non dicono nulla gli amministratori? Noi una cosa vogliamo dirla: vergogna!”.

La senatrice di Fratelli d'Italia Giulia Cosenza si rivolge alle donne del Pd: “Da donna e da cittadina campana resto interdetta di fronte allo scempio istituzionale e al turpiloquio compiuti stamattina dal presidente Vincenzo De Luca. Dopo aver utilizzato indebitamente e in modo pretestuoso i loghi di Anci e Regione Campania e dopo essersi recato a palazzo Chigi sapendo benissimo che non sarebbe stato accolto da esponenti governativi impegnati altrove, si è permesso di insultare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Mi chiedo: dove sono le femministe? Dove sono le donne del Pd? Dove sono tutte coloro così solerti a denunciare un immaginario patriarcato? Ora che un esponente di spicco della sinistra esprime violenza verbale verso il presidente Meloni si sono nascoste. Vergogna”.

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