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Provincia, Fdi-An contro Canfora: "Pensi a governare non ad occupare le poltrone"

I consiglieri provinciali Giuseppe Fabbricatore, Attilio Pierro e Costabile Spinelli prendono di mira il presidente della Provincia a pochi giorni dall'assise di Palazzo Sant'Agostino

A pochi giorni dall’insediamento ufficiale del nuovo consiglio provinciale, i consiglieri di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale prendono di mira il presidente Giuseppe Canfora, che nel corso dell’assise ha lanciato un grido dall’allarme sulla riforma che sta profondamente cambiando l’Ente e sulla carenza di risorse assegnate alla Provincia. “Evidentemente –denunciano Giuseppe Fabbricatore, Attilio Pierro e Costabile Spinelli - non era aggiornato, noi abbiamo governato in queste condizioni per cinque anni assicurando i servizi ai cittadini. A questo punto lo invitiamo a fare un’operazione di onestà intellettuale, confermando ciò che la precedente amministrazione ha detto per mesi, ovvero che l’attuale riforma sta cancellando lo Province, e smentendo i suoi compagni di partito che finora hanno fatto facile demagogia dai comodi banchi dell’opposizione”.

Poi aggiungono: “Nel primo consiglio ci saremmo aspettati che Canfora presentasse le linee programmatiche della sua amministrazione, invece non ne ha parlato. Ci rendiamo conto che, se il buon giorno si vede dal mattino, è troppo preso dai continui litigi interni alla sua maggioranza e dai tentativi di occupare poltrone, per pensare a come amministrare la Provincia. Ci ha messo 20 giorni solo per capire chi dovesse fare il vicepresidente e per accumulare figuracce come nella vicenda Asi. Vorremmo ricordare a lui e alla sua maggioranza di centrosinistra che gli Enti partecipati non sono strapuntini utili ad un gioco politico ma strumenti finalizzati ad offrire servizi ai cittadini e a programmare lo sviluppo del territorio”. Fabbricatore, Pierro e Spinelli entrano nei dettagli: “Il funzionamento, le procedure e i tempi di nomina dei vertici amministrativi di questi Enti sono normati dal Codice Civile. Gli attuali presidenti delle partecipate sono, innanzitutto, professionisti che hanno operato in assoluta discontinuità con la logica dello sperpero di danaro pubblico che contraddistingueva le precedenti gestioni nominate dal centrosinistra, vanno valutati per i risultati riportati, vanno rispettati per la loro grande dignità professionale legata all'osservanza di un mandato che ha una scadenza prevista dagli statuti”.

Per gli esponenti del partito della Meloni “l’attuale situazione della Provincia, che Canfora ora ha toccato da dentro, richiede il massimo impegno per limitare i danni della riforma Delrio. Non è lui che può fare lezioni a chi ha governato prima. Si ricordi cosa era la Provincia di Salerno nel 2009, attraversata da scandali e inchieste di cui ancora si pagano le conseguenze e sull’orlo del dissesto finanziario. Rivendichiamo i risultati prodotti dai cinque anni di amministrazione dei presidenti Cirielli e Iannone, in termini di moralizzazione, trasparenza, taglio delle spese, gestione economico-finanziaria”. Di qui l’appello finale: “Canfora, appena avrà risolto le beghe interne e avrà capito di che cosa si sta occupando, perché amministrare la Provincia significa dare risposte ai cittadini e non negoziare poltrone, prenda spunto dall’ottimo lavoro fatto dall’amministrazione precedente che ha ridato dignità e moralità a questo Ente, come dichiarato dal consigliere Spinelli a nome del gruppo nel consiglio provinciale. Se intende mettersi seriamente al lavoro al servizio delle nostre comunità, noi saremo disponibili a sederci attorno a un tavolo per individuare le risposte migliori da dare ai cittadini e tutelare i dipendenti dalla scellerata riforma Del Rio, reperendo fondi per sostenere le attività della Provincia. In caso contrario saremo inflessibili e vigili osservatori dell’azione amministrativa”.

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