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Inizia l'anno scolastico 2017/18: la lettera di Napoli e Avossa agli studenti

In vista della riapertura delle scuole il sindaco e l'assessore comunale alla pubblica istruzione hanno inviato un messaggio di auguri a tutti gli istituti scolastici di Salerno. Le speranze della Cgil

Inizia ufficialmente l’anno scolastico anche nelle scuole di Salerno. E cos’ domani, alle 10.30, il sindaco Vincenzo Napoli e l’assessore alla pubblica istruzione Eva Avossa parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2017/18 all’Istituto di Istruzione Superiore Statale Giovanni XXIII situato in via Moscati 4. In occasione dell'inizio delle attività didattiche, il primo cittadino e l’assessore hanno inviato una lettera (che troverete in allegato) a tutti gli istituti per augurare ai dirigenti, ai docenti, agli studenti e al personale scolastico l’augurio di buon lavoro da parte dell’amministrazione comunale.

LA MISSIVA“Inizia il nuovo anno scolastico e come ogni inizio presenta speranze, sogni, entusiasmi di avventure culturali e umane. La scuola permane ancora oggi, se non l’unico, certamente il più sicuro strumento in grado di rendere libere e consapevoli le umane coscienze. Solo il lavoro collettivo di tutti porterà i suoi frutti. I nostri ragazzi avranno al loro fianco dirigenti preparati e Insegnanti motivati. L’entusiasmo dei docenti, l’abnegazione dei loro dirigenti renderà l’istituzione Scuola, attivamente formativa e responsabilmente competitiva in un’ottica di una sempre maggiore globalizzazione. Sin dalla tenera età, gli adulti cittadini di domani, uomini e donne, dovranno applicarsi e studiare con rigore e passione perché solo così saranno in grado di affacciarsi senza lacune nella  società. La nostra scuola è in grado di formare in maniera completa e consapevole, senza tralasciare nessun aspetto del sapere. Noi, culla di antiche culture, sappiamo anche accogliere con razionale adesione le prospettive dell’innovativo futuro. Agli studenti chiediamo di essere appassionati e motivati, curiosi di conoscere e apprendere perché solo con la conoscenza si può creare e reggere un mondo solidale, multietnico e multiculturale, rispettoso e migliore di quello di ieri e anche di quello di oggi.  Siete il nostro futuro. Studiate affinché quel futuro diventi vostro. Siate consapevoli della responsabilità che avete. Vivremo sempre più in un mondo migliore se voi, con la vostra cultura e i vostri insegnamenti, saprete renderlo tale. A tutti e singolarmente: dirigenti, corpo docente e non, studenti,  il nostro sincero augurio di buon lavoro”.  

E in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico arriva anche una nota della Flc-Cgil che, oltre agli auguri rivolti a docenti ed alunni, si sofferma su alcune problematiche legate proprio al mondo della scuola. “E’ necessario innanzitutto - dichiara la segretaria Clara Lodomini - perseverare nella lotta, a dire il vero mai interrotta, contro la legge 107/15 e contro quei provvedimenti che hanno negativamente inciso sui settori dell’Università, della Ricerca e dell’Afam. Una battaglia che, naturalmente, non si deve svolgere solo sul fronte sindacale, ma politico, sociale e culturale”. All’ordine del giorno c’è anche il rinnovo dei contratti per gli statali. “I prossimi mesi – continua la segretaria -  saranno cruciali anche per l’apertura di una nuova stagione contrattuale che dovrà inaugurare non solo un processo di riconquista della regolarità delle scadenze contrattuali, ma anche del potere d’acquisto delle retribuzioni. Il primo contratto dell’Area Istruzione e Ricerca non solo avrà l’onere di rappresentare al meglio i tratti comuni e le specificità di tutti i lavoratori della conoscenza, ma dovrà misurarsi con il tema dell’inclusività per tutelare il lavoro non stabilizzato e precario che, a vario titolo, opera nelle istituzioni pubbliche della conoscenza. Una sfida che la nostra organizzazione affronterà da protagonista, promuovendo tutte le forme di mobilitazione necessarie per sostenere la trattativa, fino allo sciopero generale, qualora si rendesse evidente l’impraticabilità dei principali obiettivi rivendicativi che ci siamo posti”.

L’anno scolastico 2017/18 sarà anche quello di avvio della sperimentazione dei cosiddetti “licei brevi”, cicli di istruzione secondaria di secondo grado di quattro anni. “Il taglio di un anno di scuola impoverisce drasticamente la qualità dell’offerta formativa – commenta Lodomini – danneggia le fasce più deboli della popolazione e produce una perdita di organici. Peraltro, non è possibile realizzare un intervento di riforma dei cicli scolastici riducendo la durata della scuola secondaria superiore, senza ragionare sull’intero sistema e sulle tante criticità, anche al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica che, soprattutto nelle nostre zone, è una ferita sempre aperta. Occorre mettere al centro gli apprendimenti, garantendo a ciascuno il diritto alla formazione e valorizzando il ruolo della conoscenza come argine alle disuguaglianze, soprattutto in contesti sociali degradati e privi di altre opportunità formative”.

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