rotate-mobile
social Atrani

Atrani, tre panchine d'artista per raccontare la bellezza del borgo

Le panchine d'artista sono nate dall’estro e dalla sapienza artigiana del maestro ceramista vietrese Franco Raimondi

Arte come aggregazione, rigenerazione urbana e soprattutto strumento per riannodare i fili della propria identità e della propria storia. Una storia da raccontare anche ai tanti visitatori che affollano il borgo durante tutto l’anno. Questo il filo conduttore che tiene assieme le installazioni, dislocate su tutto il territorio, del progetto Atrani Museo Open Air che vuole proporre un percorso di riscoperta non solo turistica dei luoghi attraverso il multiforme linguaggio dell'arte.

Le panchine d'artista

Sono tre le opere che vanno ad arricchire una collezione artistica in continua evoluzione, destinate certo a non passare inosservate. Si tratta delle tre panchine d'artista nate dall’estro e dalla sapienza artigiana del maestro ceramista vietrese Franco Raimondi, in pietra lavica dipinta a mano ed installate, grazie ai supporti di Giovanni Spada, in una posizione strategica: dallo slargo di Corso Vittorio Emanuele, chiamato dagli atranesi semplicemente "stradone", si può godere di una prospettiva privilegiata per ammirare la bellezza senza tempo di Atrani. “Nella figura centrale del Doge” spiega Rino Mangieri, direttore artistico del progetto "abbiamo voluto omaggiare Alfredo D’Amato, storico volto del Doge nelle rievocazioni storiche del Capodanno Bizantino, scomparso di recente. Il nostro progetto prevede l'installazione di ulteriori panchine artistiche, sempre con l'obiettivo di sperimentare forme nuove di interazione tra memoria e identità dei luoghi, usando i linguaggi dell’arte per raccontare allo spettatore che si imbatte nelle installazioni, sia esso un ospite o un residente, la storia e l’anima del borgo.” “Il progetto Museo all’aperto” gli fa eco il sindaco, Luciano de Rosa Laderchi “continuerà ad impegnare l’Amministrazione per arricchire Atrani di nuova bellezza: altre opere troveranno a breve un luogo da raccontare attraverso l’arte, tra le vie e gli slarghi e le scalinate che hanno ispirato anche i labirinti onirici di Escher.”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Atrani, tre panchine d'artista per raccontare la bellezza del borgo

SalernoToday è in caricamento