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Valorizzazione del territorio: Eboli entra nella rete delle città medievali

Entrare a far parte di questa rete vuol dire anche realizzare progetti di rete tra i comuni italiani medievali, offrendo così ulteriore rinomanza al patrimonio materiale ed immateriale riferibile al Medioevo, di cui la nostra città è ricca, sviluppando azioni di promozione e marketing-turistico condivise

È stato firmato in occasione del "Festival dei luoghi medievali a Viterbo ", l'ingresso della città di Eboli nella rete delle città medievali. Entrare a far parte di questa rete vuol dire anche realizzare progetti di rete tra i comuni italiani medievali, offrendo così ulteriore rinomanza al patrimonio materiale ed immateriale riferibile al Medioevo, di cui la nostra città è ricca, sviluppando azioni di promozione e marketing-turistico condivise.

Eboli Città Sveva

"In collaborazione con le associazioni che da anni lavorano in questo settore, sto creando, in qualità di assessore alla Cultura, un asse portante della cultura, che abbia nel tempo arricchimento e diffusione delle nostre radici storiche e culturali, Eboli città sveva" spiega l'assessore Lucilla Polito. "Tutto ciò - sottolinea - per divulgare ed acquisire sempre più coscienza della storia della nostra comunità, utilizzando il trend positivo delle trascorse edizioni della 'Scacchiera vivente'. Un ringraziamento al consigliere comunale Antonio Alfano e al Caposervizio dell'ufficio Cultura del Comune di Eboli Carmine Caprarella che, presenti a Viterbo, hanno contribuito alla realizzazione di questo importante momento storico-culturale. La rete delle città medievali ha l’obiettivo di preparare progetti di rete tra i comuni italiani medievali, sia coinvolgendo le città con patrimonio materiale e immateriale rilevante riferibile al medioevo, sia sviluppando azioni di promozione e di marketing condivise". Hanno finora aderito alla rete delle Città medievali Pistoia, Prato, Fucecchio, Calenzano, Volterra, Incisa Scapaccino, Ariano Irpino, Fermo, Monteriggioni, Serravalle Pistoiese, San Gimignano, Viterbo, Sutri, Civita di Bagnoregio, Cairo Montenotte, Anagni, Boville Ernica, Stroncone, Vitorchiano, Tarquinia, Mandas, San Gemini, Narni, Bevagna, Perugia, Santa Fiora, Scurcola Marsicana, Pandino, Eboli e A.N.C.L.M. – Associazione Nazionale Comuni Luoghi del Medioevo. "Obiettivo dell’ingresso nella rete è valorizzare questo periodo storico, in particolare legato alla presenza normanno-sveva, sia con le iniziative già programmate – ha commentato il sindaco Mario Conte - che con altre che nel medio – lungo periodo possono essere sviluppate in sinergia con il ricco tessuto associativo e del terzo settore presente in città. Eboli possiede infatti un cospicuo patrimonio culturale materiale ed immateriale che intende valorizzare anche attraverso la collaborazione con soggetti pubblici o privati di provata esperienza specialmente nell’uso delle nuove tecnologie e nella ricerca applicata".

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