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Domenica, 28 Aprile 2024
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Io non ti assolvo: l'iniziativa contro la violenza sulle donne a Cava de' Tirreni

Il gruppo artistico Nimia nasce da un pensiero comune: la necessità di rappresentare il troppo, il superfluo, il marginale e trasformarlo, attraverso il filtro delle arti visive e della poesia, in essenza

Dal 15 al 30 novembre, nelle vetrine del borgo medioevale di Cava de' Tirreni, avrà spazio Io Non Ti Assolvo, l'iniziativa del neonato Trio Nimia (termine latino che significa esagerata, debordante), formato dalla poetessa Giovanna Rispoli e dalle pittrici Manuela Borrelli e Sara Di Costanzo. 

L'iniziativa

Il gruppo artistico Nimia nasce da un pensiero comune: la necessità di rappresentare il troppo, il superfluo, il marginale e trasformarlo, attraverso il filtro delle arti visive e della poesia, in essenza. Dal superfluo all’essenza perché è questo il senso che intendono rappresentare. L’arte è sempre inesorabilmente considerata da buona parte della società un elemento voluttuario, qualcosa di cui eventualmente, si può fare a meno. È proprio questo senso di inutilità che Nimia intende scardinare, questa sensazione di marginalità che squalifica l’importanza e l’essenza, appunto, di tutta quella parte di fare che implica l’osservazione, l’analisi, la metamorfosi e la sintesi di elementi che ci circondano e che l’arte, nel senso più esteso del termine ripropone, emancipandosi da posizioni pregresse e proiettandosi in prospettive future, offrendo spunti di interpretazione della realtà percepita). Io non ti assolvo rappresenta il grido di tutte le donne contro le violenze di genere perpetrate contro di loro da uomini, che hanno distrutto le loro vite.

Grazie alla proposta delle Nimia, dal 15 al 30 novembre le vetrine di venticinque negozi di Cava de’ Tirreni, saranno colorate da dipinti delle due pittrici e dai versi della poetessa Giovanna Rispoli. Le opere seguiranno un percorso sociale che va dal bavaglio e dalle catene al momento in cui la Donna si ribella e dice basta. L’iniziativa si sviluppa prima e dopo il 25 novembre, Giornata Internazionale della Violenza Contro la Donna. L'iniziativa vuole essere uno dei tanti modi per sensibilizzare su questo tema, terribile quanto attuale e vuole farlo abitando uno spazio comune, quello dell’arte. E’ un percorso comunicativo di denuncia verso tutte quelle azioni che portano al mortificato Silenzio della donna - che non agisce o reagisce, che vive in una luce fasulla - fino ad arrivare alla consapevolezza, finalmente, di esso e quindi alla cosciente e volontaria rinuncia al Perdonare e infine assolvere i propri carnefici; ma, piuttosto, la donna vuole (e deve) perdonare se stessa per essersi sentita (troppo) colpevole e per aver smesso di amarsi.

Il progetto artistico vuole anche appoggiare Posto occupato, campagna di sensibilizzazione sociale, virale e gratuita contro la violenza sulle donne

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