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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Curiosità, la leggenda salernitana dei cinque angeli che i Longobardi posero a custodia della città

Come reso noto dalla Rettoria San Michele Arcangelo, intanto, la chiesetta di via San Benedetto, dal 1 aprile, è aperta nei giorni feriali e prefestivi, alle ore 17.30 per il santo rosario, cui alle ore 18 segue la santa messa

Tra le leggende del nostro territorio, merita di essere ricordata quella dei cinque angeli che i Longobardi, più di 1000 anni fa, posero a custodia della città. Si tratta delle cinque Chiese di S. Michele: una di queste faceva parte del Monastero dei Santi Michele e Stefano, in via San Benedetto. Gli altri quattro luoghi di culto dedicati all'Arcangelo sono invece posti,  ognuno su ciascuno dei punti cardinali della città. Ad ovest in zona Fornelle (S.Angelo de Marronibus), a settentrione in zona via Trotula (S.Angelo de plaio montis, costruita da Adelaita), a nord di Largo Montone, ad oriente in zona Crocifisso (S.Angelo, costruita da Guido e Aloara), subito a sud della Chiesa e a meridione, in area del Palazzo della Provincia (S.Angelo de mare). San Michele, l'Arcangelo guerriero (il cui nome Mikha-el significa Chi come Dio? ndr), si ripeteva quindi ben cinque volte nella città antica, a testimonianza di una profonda venerazione da parte di quel popolo venuto dalla Scania (oggi Svezia meridionale).

La chiesa

Come reso noto dalla Rettoria San Michele Arcangelo, la chiesa di via San Benedetto, dal 1 aprile, è aperta nei giorni feriali e prefestivi, alle ore 17.30 per il santo rosario, cui alle ore 18 segue la santa messa. Domenica e nei festivi, invece, la celebrazione eucaristica è prevista alle 10.30.

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