Una passione lunga 102 anni: città in festa per la Salernitana
È la festa delle famiglie, dei sorrisi spensierati, dell'invito attraverso il megafono - accolto da tutti - a non utilizzare materiale pirotecnico
È la festa delle famiglie, della Salernitana. Ai piedi dello stadio Vestuti, si riuniscono in 500. Alle ore 19.19, mentre i bambini muniti di pennarelli occupano i banchetti e danno libero sfogo alla propria fantasia, gli ultras srotolano il bandierone che tutti sorreggono.
C'è scritto: "102 anni di passione. Macte Animo. Eredi dal 1919". È la festa delle famiglie, dei sorrisi spensierati, dell'invito attraverso il megafono - accolto da tutti - a non utilizzare materiale pirotecnico. Alle 19.25, un minuto di silenzio: abbassate sciarpe e bandiere "per ricordare i nostri fratelli che ci guardabo dal cielo".
La piazza è calda, tutti pronti a cantare "Despacito", una delle canzoni cult della curva Sud, che è implosa per troppo tempo, a causa del Covid. Vigilano le forze dell'ordine, la Polizia Municipale.
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Ai piedi del Vestuti sbucano pure i fondatori dei Toi Fipao, quelli con il bomber arancione. Discreti e composti com'è nel loro stile, srotolano lo striscione per qualche istante, mentre luccicano gli occhi dei nati al Vestuti.
Le sorprese non finiscono qui. Arrivano anche i vecchi Panthers e gli East Side con il simbolo del Bulldog e il drappo "Orso", dedicato a una delle sentinelle East, Orazio D'Orso.