Ruba i codici dal conto di una coppia, poi si appropria di 10mila euro: rischia il processo
Gli accessi - secondo gli inquirenti che indagarono - furono possibili grazie ad un processo illecito di acquisizione di dati, poi utilizzati per l'accredito di quei soldi
Una truffa informatica di circa 10mila euro è al centro di una richiesta di processo per un 63enne di Castel San Giorgio, che avrebbe ottenuto i codici personali segreti a protzione di una chiavetta "Poste Id", di proprietà di due coniugi residenti nel torinese
La storia
Tutto era stato abbinato infatti ad un conto corrente postale, divenuto poi bersaglio dell'attività gestita dall'imputato. Secondo le accuse, il 63enne riuscì ad avviare un'operazione di postagiro per 4998 euro complessivi, finiti su una sua carta Ppsotepay, con un'ulteriore doppia ricarica prepagata, sulla stessa carta, per importi di 2850 e 1450 euro. Per l'uomo c'è l'aggravante di aver commesso il fatto utilizzando indebitamente l'identità digitale a danno della coppia. I fatti risalgono al 17 dicembre 2018. Gli accessi - secondo gli inquirenti che indagarono - furono possibili grazie ad un processo illecito di acquisizione di dati, poi utilizzati per l'accredito di quei soldi