Cava de' Tirreni, droga nelle tazze di caffè: il giudice distribuisce 40 anni di carcere
Si chiude in abbreviato l'indagine "Hair Coffee", con dodici persone raggiunte da una sentenza di condanna davanti al gup Giovanna Pacifico, presso il tribunale di Nocera Inferiore. La droga era destinata ai giovani della movida metelliana
L'indagine "Hair Coffee" si chiude con 40 anni di carcere attraverso sentenza di rito abbreviato: nel tardo pomeriggio di ieri la sentenza a firma del gup Giovanna Pacifico. L'accusa era di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: due condanne a 4 anni e 6 mesi per A.B. e G.S., mentre 3 anni e 2 mesi per U.D.C. , R.D.M , P.G. , C.L. , C.M. , C.M. , A.V. , C.B. , D.A. e M.E.D.G.D.M. Nella sua requisitoria, il sostituto procuratore Ernesto Caggiano aveva chiesto una condanna complessivamente quantificata in più di 80 anni di carcere. Sullo sfondo, l'indagine ribattezzata “Hair Coffee”. Davanti al gup c'erano i pusher arrestati a Cava de' Tirreni, accusati di aver spacciato nei pressi del bar omonimo a giovani della movida metelliana. L'indagine prese piede nel febbraio 2016, condotta dai carabinieri della tenenza locale che riuscirono a ricostruire un giro di spaccio di marijuana, hashish e cocaina che veniva nascosta anche nelle tazzine di caffè. I clienti - spesso anche acquirenti - si accordavano al telefono per "pizze", "capi d'abbigliamento" ed altro pur di nascondere la volontà di acquistare lo stupefacente
La droga proveniva invece dalla zona del napoletano, in particolare Boscoreale-Pompei-Torre Annunziata. Punto di riferimento il bar in via Montefusco, in pieno centro a Cava de' Tirreni. Il giro che si sarebbe creato intorno all'attività commerciale era notevole, con l'attività di scambio soldi e droga che proseguiva fino a notte fonda, con molti giovani pronti ad acquistare stupefacenti. E in qualche caso, a consumarlo li o in zone limitrofe. A essere raggiunti dalla sentenza in primo grado ieri, dodici persone.
