rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Eboli

Vanno a caccia in area protetta: scattano tre denunce ad Eboli

Nuova operazione dei militari dell’Arma dei Carabinieri di Santa Cecilia di Eboli, del personale del Nucleo provinciale Guardie Giurate Ambientali Accademia Kronos e delle Guardie del Nucleo Provinciale dell’Enpa

Nuova operazione dei militari dell’Arma dei Carabinieri di Santa Cecilia di Eboli, del personale del Nucleo provinciale Guardie Giurate Ambientali Accademia Kronos e delle Guardie del Nucleo Provinciale dell’Enpa. Interessati, questa volta, i territori della Riserva Foce Sele Tanagro e Monti Eremita Marzano. 

Il blitz 

E’ ancora notte fonda quando gli agenti arrivano in località Ponte Barizzo (Eboli) in piena Riserva Sele Tanagro, il luogo in cui altri cacciatori hanno segnalato la presenza di persone a caccia con l’ausilio di richiami acustici a tordi. Gli agenti, alle tre del mattino sono già sul posto e nonostante il freddo ed il forte vento, si nascondono tra la vegetazione ed alcune condotte in cemento in modo da essere invisibili. Alle sei arrivano sul posto in tre, tutti armati e muniti di un potente richiamo a tordi che viene messo immediatamente in funzione per attrarre con l’inganno l’avifauna ed abbatterla. Dopo circa dieci minuti iniziano a sparare ed i primi tordi vengono abbattuti. A quel punto, gli agenti allertano immediatamente i carabinieri che giungono sul posto in pochi minuti e scatta l’operazione, che ha portato all' identificazione di tre persone provenienti dalla provincia di Napoli.

I sequestri e le denunce

Nonostante il tentativo di nascondere il richiamo acustico tra la vegetazione, gli agenti lo rinvengono immediatamente e dopo l’identificazione dei tre cacciatori e la constatazione dell’area protetta in cui si trovano, vengono accompagnati in caserma dove, dopo gli accertamenti di rito, il sequestro delle armi (tre fucili semiautomatici calibro12), centinaia di cartucce calibro12 e del richiamo acustico vietato, sono stati denunciati a piede libero per i reati di introduzione di armi e munizionamento in area protetta, esercizio della caccia in area protetta ed esercizio della caccia con l’ausilio di richiami acustici a funzionamento elettromeccanico. Si aggiungono, poi, contestazioni per violazioni amministrative per svariate migliaia di euro per aver omesso di annotare la giornata e la fauna abbattuta sul tesserino, l’assenza di versamento delle tasse regionali e governative e per aver esercitato la caccia in modo diverso da quello prescelto, infatti uno dei tre pur avendo optato per la caccia ad ungulati non disdegnava cacciare l'avifauna.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vanno a caccia in area protetta: scattano tre denunce ad Eboli

SalernoToday è in caricamento