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Cronaca

Fonderie Pisano, la proprietà pronta a riaprire: nessun politico dagli operai

La proprietà ha rassicurato le sigle sindacali sulle criticità riguardanti l'inquinamento riscontrate dall'Arpac. Entro dieci giorni la produzione potrebbe ripartire

Potrebbe riaprire prima del previsto le Fonderie Pisano di Salerno. Dopo la sospensione dell’attività scaturita a seguito degli ultimi dati sull’inquinamento dell’Arpac, che ha generato l’esultanza del comitato Salute e Vita e la protesta degli operai, la proprietà dello storico stabilimento di Fratte starebbe lavorando incessantemente per rimuovere anche le ultime criticità riscontrate dai tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.

Lo confermano le sigle sindacali. “La proprietà -  fa sapere il segretario della Cgil Salerno Anselmo Botte al termine di un incontro con i vertici aziendali -  ci ha detto che i lavori per la rimozione delle criticità potrebbero terminare entro dieci giorni e a quel punto sarà richiesto un sopralluogo all’Arpac. In caso di approvazione dei lavori, sarà possibile riprendere la produzione”. Dal canto suo il comitato Salute e Vita, guidato da Lorenzo Forte, tiene alta la guardia, mentre i sindacati auspicano che la Prefettura faccia da garante per evitare nuove tensioni tra operai, manifestanti anti-inquinamento e società.

Intanto al presidio organizzato dagli operai dinanzi l'azienda non ha partecipato alcun politico. Solo Enzo Napoli e Gianpaolo Lambiase hanno espresso la loro vicinanza attraverso una telefonata.

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