Palestina, a Salerno attivisti chiamano alla mobilitazione per sabato 2 dicembre
Stasera, intanto, è in programma un’altra iniziativa di solidarietà e sensibilizzazione promossa dalla Rete, presso il Circolo Arci “Marea”
Dopo la giornata di lotta al porto di Salerno e l’esposizione di un bandierone palestinese nel centro storico vicino al Duomo, attivisti e attiviste della Rete Salernitana per la Palestina sono pronti a tornare in piazza.
Le richieste
Con questa azione comunicativa invitano alla mobilitazione provinciale per sabato 2 dicembre; chiedono inoltre la cancellazione del memorandum d’intesa tra Italia e Israele del 2003 “in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa”, memorandum entrato in vigore l’8 giugno 2005 che prevede, tra l’altro, l’interscambio di materiali d’armamento tra i due Paesi; rinnovano la richiesta di un cessate il fuoco istantaneo, ed esprimono nuovamente solidarietà al popolo palestinese e alle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza, oramai più di undicimila dal 7 ottobre, di cui il 40% bambine e bambini.
L'altra iniziativa
Stasera è in programma un’altra iniziativa di solidarietà e sensibilizzazione promossa dalla Rete, presso il Circolo Arci “Marea” (Via Davide Galdi, 10). Dalle ore 18, ci sarà la proiezione docufilm “Tomorrow’s Land-How we decided to tear down the invisible wall”, che racconta le vicende del Comitato di Resistenza popolare di At-Tuwani, piccolo villaggio palestinese di contadini incastrato nelle aride colline a sud-est di Hebron, nella cosiddetta Area C della West Bank. Sotto costante minaccia di evacuazione dal 1999, il villaggio è oggetto di ripetuti attacchi da parte dei coloni israeliani che vivono nel vicino insediamento di Ma’on. A seguire, dibattito in vista della mobilitazione del 2 dicembre, e aperitivo multietnico con la comunità araba salernitana. “Tutti noi dovremo rendere conto della nostra posizione in questo momento cruciale della Storia. Schieriamoci dalla parte della giustizia” ha scritto Craig Mokhiber, già direttore dell’Ufficio di New York per l’Alto Commissiariato per i Diritti Umani presso le Nazioni Unite, in una lunga lettera di denuncia della tragedia palestinese, prima di dimettersi dal suo incarico lo scorso 28 ottobre. È arrivato quindi il momento di schierarsi. Anche a Salerno. L’ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace!”.