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Cronaca Pellezzano

Ruggi, tre medici a processo per la morte di Alessandro Farina

I camici bianchi dovranno rispondere di omicidio colposo e lesioni personali colpose. La posizione del quarto medico imputato, invece, è stata stralciata dal gup Pellegrino per difetto di notifica

Sono accusati di omicidio colposo e lesioni personali colpose tre medici dell’azienda ospedaliera-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno per la morte di Alessandra Farina, il 13enne di Pellezzano morto il 27 dicembre del 2017 a causa di un edema cerebrale e polmonare, provocato da una grave forma di chetoacidosi diabetica. La posizione del quarto medico imputato, invece, è stata stralciata dal gup Pellegrino per difetto di notifica.

Le accuse

Nella richiesta di rinvio a giudizio il sostituto procuratore Benincasa ha sostenuto che gli imputati sono accusati di tali reati perché “in qualità di medici, nell’esercizio della professione sanitaria, avendo avuto in cura il paziente Alessandro Farina, mediante condotte indipendenti tra loro, tutte casualmente efficienti a determinare l’evento letale, contravvenendo alle raccomandazioni per la gestione della chetoacidosi diabetica in età pediatrica”. Insomma, i medici avrebbero ignorato i sintomi del diabete. Un esame delle urine ed un esame ematologico per la valutazione della glicemia - come sostenuto dai periti della Procura - avrebbero evitato la chetoacidosi diabetica e, probabilmente, la morte del paziente. Nel corso dell’udienza preliminare gli avvocati Conte e D’Onofrio si sono costruiti parte civile in rappresentanza della famiglia del bambino.

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