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Cronaca Sala Consilina

Il Tar riapre il carcere di Sala Consilina: bocciato il decreto di soppressione

I giudici amministrativi hanno respinto il provvedimento del Ministero della Giustizia perchè viola "immotivatamente e ingiustificatamente" il principio della territorialità dell'esecuzione penale

Colpo di scena nella querelle giudiziaria sulla chiusura del carcere di Sala Consilina. Nella giornata di martedì il Tar di Salerno, infatti, ha dato il via libera alla riapertura della casa circondariale di via Gioberti. I giudici amministrativi hanno ritenuto illegittimo, e quindi lo hanno annullato, il Decreto Ministeriale di chiusura varato dal Ministero della Giustizia, guidato dal ministro Andrea Orlando,  il 27 ottobre del 2015 respingendo tutte “le eccezioni d’inammissibilità” sul ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro la decisione del Ministero.

Secondo il tribunale salernitano il provvedimento di soppressione viola “immotivatamente e ingiustificatamente” il principio della territorialità, privando “un vastissimo territorio, coincidente con il circondario del Tribunale di Lagonegro, di un istituto penitenziario con ingiustificato pregiudizio per la comunità locale e per gli operatori del diritto, gli stessi detenuti e  le loro famiglie”. Oltre ad aver annullato il Decreto Ministeriale di soppressione il Tribunale Amministrativo Regionale ha anche condannato il Ministero della Giustizia al pagamento delle spese processuali quantificate in tremila euro ed al rimborso del contributo unificato di 650 e uro versato dal Comune di Sala Consilina. Ora è molto probabile che il Ministero presenti ricorso al Consiglio di Stato.

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