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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Condanna di De Luca: le reazioni, delusione del legale del sindaco

"Ci aspettavamo l'assoluzione, comunque faremo appello". Lo ha detto il legale del sindaco De Luca, Paolo Carbone. Intanto fioccano gli attacchi da parte dell'opposizione: a pronunciarsi tra i primi, Celano e il M5S

"Ci aspettavamo l'assoluzione, comunque faremo appello". Lo ha detto il legale del sindaco De Luca, Paolo Carbone, subito dopo la condanna del primo cittadino. "Non commento, comunque non mi aspettavo questo epilogo", ha dichiarato a caldo l'ex capo staff di De Luca, Alberto Di Lorenzo, presente in aula, condannato anche lui a un anno di reclusione insieme al dirigente comunale, Domenico Barletta. De Luca e gli altri due imputati sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali. Secondo l'accusa, De Luca avrebbe conferito l'incarico di project manager al suo capo staff comunale Di Lorenzo che non era in possesso dei titoli per svolgere il suo ruolo. Il collegio giudicante, ad ogni modo, non ha condannato De Luca per peculato come chiesto dal pm. Intanto, dall'opposizione, fioccano commenti sulla sentenza che compromette la candidatura di De Luca alle Primarie del Pd. Tra i vari consiglieri di opposizione, primo a pronunciarsi, Roberto Celano: "Una condanna in primo grado non è una sentenza di colpevolezza certa. Chi, come me, è da sempre garantista, non può che ritenere che fino a condanna definitiva vale la presunzione di innocenza. Siamo certi che ora la penseranno così anche i giustizialisti/garantisti a convenienza. - ha scritto in una nota - Aspettiamo di conoscere l'opinione dei tanti progressisti salernitani pronti a speculare su procedimenti giudiziari pendenti su politici dell'altra parte. Una cosa è però certa: una condanna non rappresenta di certo una medaglia di cui andar fiero. Solo chi abusivamente riesce a resistere per circa due anni attaccato ad una poltrona nonostante una incompatibilità evidente, in barba alle norme ed al buon senso, può ritenere un vanto una condanna ad un anno per abusi d'ufficio. Pur evidenziando le gravissime responsabilità politiche, auguro al Sindaco di dimostrare la sua innocenza nei successivi gradi di giudizio", ha chiuso.

"Condanna De Luca. Vale il principio garantista, si trovi una soluzione perch possa partecipare alle competizioni elettorali". Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. "Non sarà una condanna di primo grado per abuso d’ufficio nei confronti del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca a farci abbandonare il garantismo per più facili opzioni  giustizialiste": a dirlo è Enzo Fasano, vice coordinatore vicario provinciale di Forza italia. "Ed ancor meno ci interessano le scelte che il Pd intenderà fare sull’opportunità di una partecipazione del sindaco de Luca alle primarie per le prossime elezioni regionali. Ci incuriosisce piuttosto, e molto, cosa avranno da dire i cantori di una presunta superiorità morale della sinistra di fronte ad una sentenza che seppure in primo grado mette in luce anomalie di gestione che da anni, a Salerno e non solo, contestiamo e politicamente denunciamo. In ogni caso sarà con il voto dei cittadini che Forza Italia restituirà Salerno ai salernitani ponendo fine alla stagione del deluchismo che ormai tristemente si avvia all’uscita di scena con più ombre che luci", ha osservato il senatore.

E dal Movimento 5 Stelle, i parlamentari Isabella Adinolfi, Andrea Cioffi, Silvia Giordano, Mimmo Pisano ed Angelo Tofalo incalzano: "La sentenza di condanna per il sindaco Vincenzo De Luca conferma due punti fondamentali. Il primo è che, per venti anni, la città di Salerno è stata gestita come una proprietà privata, nell’esclusivo interesse di pochi. Il secondo è l’inadeguatezza del Pd ad affrontare situazioni scomode come quella della sindaco Vincenzo De Luca, che tra l’altro, domani, in appello, dovrà affrontare anche la seconda condanna: quella relativa alla decadenza. Dal processo - hanno aggiunto - è emersa anche la gestione discrezionale dei soldi pubblici da parte dell’ex commissario di un’opera che è costata quasi nove milioni allo Stato e che, per fortuna, non è mai stata realizzata. I ventimila euro lordi erogati al suo fido Alberto Di Lorenzo, come project manager dell’inceneritore dove De Luca avrebbe bruciato anche le eco balle “senza dirlo ai cittadini”, sarebbero potuti servire per aggiustare almeno le malridotte fontane a Lungomare  oppure a sistemare qualche parco giochi della zona orientale della Città. Di recente, il sindaco di Salerno ha confermato pubblicamente che, in caso di condanna, si dimetterà. Bene, siamo ansiosi di assistere al suo primo vero gesto di responsabilità. E ci aspettiamo le scuse che De Luca deve a tutti quei cittadini che per anni ha preso in giro", hanno concluso.

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