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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Si fingevano operatori di Poste Italiane: cinque salernitani denunciati per truffa

Il filone d'indagine ha avuto origine da una denuncia presentata da una giovane che ha perso tutti i suoi risparmi a causa di queste frodi

La polizia postale ha eseguito cinque misure cautelari dell'obbligo di firma nei confronti di altrettante persone provenienti dalla provincia di Salerno, coinvolte in una serie di truffe telefoniche che hanno colpito cittadini italiani. I denunciati, fingendosi funzionari dell'Ufficio antifrode di Poste Italiane, hanno ingannato le loro vittime attraverso tecniche di phishing avanzate, convincendole a fornire dati personali e finanziari. La loro azione criminale si basava sull'utilizzo di numeri di telefono che, sebbene risultassero fittizi, erano credibilmente associati all'ufficio Antifrode, in un inganno noto come sproofing.

Le misure

Le misure cautelari, inizialmente respinte dal Gip del Tribunale di Salerno per mancanza di esigenze cautelari, sono state successivamente confermate dal Tribunale per il Riesame il 15 dicembre, con la Corte di Cassazione che, il 16 febbraio, ha respinto i ricorsi degli indagati, stabilendo la loro responsabilità preliminare nel quadro delle indagini. Il filone d'indagine ha avuto origine da una denuncia presentata da una giovane che ha perso tutti i suoi risparmi a causa di queste frodi. Questa denuncia ha scatenato una serie di perquisizioni e sequestri che hanno permesso di raccogliere materiale informativo cruciale. 

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