Dischetti di plastica in mare, Cammarano scrive a De Luca: "Si costituisca parte civile”
Il presidente della Commissione regionale Aree Interne: “Disastro ambientale procurato da depuratore di Capaccio ha danneggiato immagine della Campania”
“La Regione Campania ha il dovere di costituirsi parte civile nel processo a carico di 7 imputati accusati, a vario titolo, di essere responsabili del disastro ambientale provocato dalla fuoruscita di 130 milioni di dischetti di plastica dal depuratore di Capaccio Paestum". Lo dichiara il consigliere regionale M5S e presidente della Commissione speciale Aree Interne Michele Cammarano, che ha inviato una lettera al presidente della giunta regionale e all’assessore regionale al Turismo.
L'appello
Per l'esponente grillino "si tratta del primo processo che riguarda plastica riversata in mare e che, oltre a deturpare le coste della Campania, ha raggiunto i litorali laziali e finanche le spiagge di Francia, Spagna e Malta. In questi giorni prende il via il dibattimento presso la seconda sezione penale del tribunale di Salerno, che vede come imputati alcuni dirigenti comunali e tecnici legati alla gestione e manutenzione dell’impianto di Capaccio”. “Oltre a numerose associazioni e ai comuni delle regioni interessate – scrive Cammarano - hanno manifestato la volontà di costituirsi parte civile anche alcuni enti territoriali regionali. A questo proposito richiedo di valutare l’opportunità per la Regione Campania di costituirsi anch’essa parte civile in un processo che dovrà individuare cause e responsabili di una vicenda che, oltre ad aver determinato ingenti danni materiali, ha leso l’immagine della nostra regione in buona parte del bacino del Mediterraneo”.