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Intervista a Vittorio Acocella (Fi): "Una proposta politica nuova per vincere a Salerno"

Il responsabile provinciale alla formazione degli azzurri analizza l'esito del referendum costituzionale nel capoluogo e guarda al futuro: "Basta con gli errori del passato, ora l'alternativa vera al sistema deluchiano"

A distanza di 21 giorni dal referendum costituzionale, che anche a Salerno ha visto trionfare un po’ a sorpresa il fronte del No, abbiamo intervistato il responsabile provinciale alla formazione di Forza Italia e promotore del comitato “Il No Azzurro” l’ingegnere Vittorio Acocella, per fare un’attenta analisi del voto sollecitandolo anche sul futuro politico del centrodestra.

Ingegnere Acocella, cos’è cambiato a Salerno e più in generale nella politica nazionale dopo il referendum del 4 dicembre?

“A Salerno il risultato elettorale ha dimostrato che quando il voto è libero da condizionamenti e quando i cittadini si esprimono su opzioni politiche differenti, De Luca può perdere. Finora questa cosa non era mai accaduta. A livello nazionale, Renzi ha perso la scommessa che lo avrebbe portato ad essere l’uomo solo al comando del potere, c’è stato quindi un suo ridimensionamento”.

Entriamo nel merito del risultato. Il dato elettorale di Salerno è stato chiaro e netto: il No ha prevalso non solo nel capoluogo, ma in tutta la provincia: se lo aspettava?

“In provincia attendevo un risultato del genere, non posso dire lo stesso per il comune capoluogo”.

Lei da anni è in prima linea, sotto la bandiera di Fi,  come oppositore del cosiddetto “sistema deluchiano”:  cosa non ha funzionato? Perché il Sì, sostenuto dal governatore e da politici ed amministratori a lui vicini, non ha convinto i salernitani?

“Credo che aver personalizzato la campagna elettorale del Sì sulla figura di Piero De Luca abbia trasformato il voto in un sì o no ad una monarchia e i salernitani, in maggioranza, hanno detto no a questa trasmissione dinastica del potere”.

Hanno influito, secondo lei, le parole di De Luca sulla Bindi e sulla “frittura di pesce”?

“Credo che i cittadini si siano sentiti offesi da quelle parole e questo ha ulteriormente influito sulla decisione da prendere il giorno del voto”.

Gli sconfitti hanno addebitato la colpa alla politica del Governo Renzi: anche a Salerno il voto è stato solo contro l’ex premier?

“No, come già ribadito, credo sia stato anche un voto contro la famiglia De Luca”.

C’è chi sostiene che il sistema De Luca stia iniziando a scricchiolare…lo ritiene possibile?

“I sistemi di potere vengono messi in discussione o dall’azione della magistratura o dalla seria possibilità che agli stessi ci sia un’alternativa credibile. Allo stato, non c’è nessuna di queste due opzioni in campo per cui credo che per ora non ci sia nessuno scricchiolio”.

Al Comune di Salerno di oppositori sono rimasti davvero in pochi. Come si costruisce l’alternativa al Pd e allo schieramento deluchiano?

“L’alternativa si costruisce puntando, innanzitutto, sul rinnovamento sia in termini generazionali che in termini di proposte politiche”.

Quali sono, secondo lei, gli errori che il centrodestra non deve più commettere?

“Per prima cosa non bisogna più improvvisare. Ad esempio, nella scorsa campagna elettorale, al netto delle divisioni all’interno del centrodestra che hanno avuto un loro peso, Forza Italia è partita con un candidato per poi, in corso d’opera e a pochi giorni dalla presentazione delle liste, essere costretta a sostituirlo. In secondo luogo non dobbiamo arrivare alla prossima campagna elettorale senza avere trasmesso agli elettori una chiara idea di come vogliamo sviluppare il futuro della nostra città. Terzo e più importante degli errori il fatto che negli ultimi quindici anni non si è costruito il partito basandosi su coloro i quali erano riconoscibili come espressione di Forza Italia, preferendo puntare su chi in questo partito non ci era nato e non ci era cresciuto”.

A proposito, il centrodestra esiste ancora?

“Il centrodestra esiste molto di più nell’elettorato che nelle classi dirigenti”.

Lei è da sempre un fedelissimo di Silvio Berlusconi. Come giudica il ritorno in campo del Cavaliere in occasione del referendum?

“Il suo ritorno in campo è stato determinante per le proporzioni della vittoria”.

Come si dovrebbe scegliere il futuro candidato premier del centrodestra?

“Il leader del centrodestra può essere scelto solo tra coloro i quali sono in grado di riunire tutte le anime del centrodestra”.

Ha qualche preferenza?

“Silvio Berlusconi riabilitato dalla corte di Strasburgo”.

Auguri di Buon Natale

"Anche a lei, alla sua redazione e a tutti i salernitani". 

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