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Scuole senza certificazione antisismica, Amatruda: "Ecco come si può agire"

Il vice coordinatore provinciale di Forza Italia: "Le scuole a Salerno? Come in zona di guerra. A rischio la vita dei più giovani. La Provincia recuperi risorse in Regione, il Comune capoluogo dalle partecipate"

Dopo la conferma che numerose scuole salernitane (tra cui 8 asili nido) non sono in possesso di tutte le certificazioni antisismiche esplode la polemica politica. A lanciare l’allarme, a seguito della riunione della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno, è il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Gaetano Amatruda: “Nella provincia di Salerno la più grande emergenza sicurezza scuole del Paese, bisogna intervenire. I numeri dell’osservatorio anagrafe dell’edilizia scolastica del Ministero - sottolinea - sono allarmanti per l’intero territorio provinciale. La metà degli edifici senza il certificato di agibilità, è come andare a scuola in zone di guerra. Nella città capoluogo solo una scuola è in regola con la normativa antisismica”.

Secondo il giovane dirigente berlusconiano bisogna agire e identificare i responsabili di questa situazione: “Non si utilizzino giochi di parole e nessuno si scandalizzi: è a rischio la vita dei giovani salernitani. Ci sono responsabilità enorni negli uomini politici che da venti anni occupano le istituzioni salernitane, questo dramma è lo specchio del sistema di potere deluchiano che ha curato l’immagine e poco la sostanza dei problemi”. Poi Amatruda lancia una proposta: “Si lavori subito alle soluzioni. La Provincia di Salerno - propone Amatruda - chieda a Palazzo Santa Lucia le risorse programmate, la delibera n. 491 del 21 ottobre 2015  ha sottratto 30 milioni di euro ai progetti di edilizia scolastica della Regione Campania, almeno 5 milioni erano per Salerno. Con Forza Italia ed il capogruppo Armando Cesaro avviammo una sfida verità. Si recuperino le risorse (erano nella delibera 22 del 26 gennaio 2015, giunta Caldoro) e si lavori per recuperare altri fondi europei”.

La questione, ovviamente, coinvolge soprattutto Salerno città. “Nel capoluogo ci si interroghi sulle priorità. La Commissione Trasparenza, con il presidente Cammarota, porti in Consiglio comunale la discussione. Dal confronto nascano le soluzioni. Solo una classe dirigente inadeguata può impegnare milioni e milioni di euro nelle luminarie e trascurare la sicurezza. Negli anni si poteva immaginare di reperire risorse per la messa in sicurezza degli edifici. La maggioranza si impegni, da subito, a trovare risorse nel bilancio. Si inizi – suggerisce Amatruda -  facendo cassa con le partecipate. Senza aumentare il costo del servizio si destini, ad esempio, il 15 % delle entrare di Salerno Mobilità alla edilizia scolastica. Un’ intesa fra la società e l’amministrazione comunale può prevedere un meccanismo utile” conclude Amatruda  

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