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Domenica, 28 Aprile 2024
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Volontariato missionario: meeting a Palazzo Sant'Agostino, le toccanti testimonianze di Wendy e monsignor Salerno

"Una riflessione va fatta in profondità: se si intraprende la strada del servizio, dell'amore, questa strada va percorsa fino in fondo. La strada dell'amore non prevede soste", ha detto monsignor Salerno

Riflettori puntati sul volontariato missionario, nel pomeriggio di venerdì, presso Palazzo Sant'Agostino. Ad organizzare l'incontro, la Fondazione Rachelina Ambrosini che ha dato spazio, in particolare, alle toccanti testimonianze di Wendy Maffei, ostetrica di rientro dall'Etiopia e di monsignor Mario Salerno che ha presentato il "Progetto Vita" in Brasile. "Non dimenticherò mai la mia prima assistenza ad un parto gemellare. Una grande soddisfazione e la riconoscenza da parte della famiglia: la nonna, la madre della partoriente mi ha abbracciata affettuosamente, mentre piangeva di gioia. Quella famiglia, pur vivendo precariamente, ha accolto con amore l'arrivo di due vite. Quell'amore, secondo me, consente di superare ogni difficoltà", ha esordito la dottoressa Maffei che ha condiviso con la platea il suo operato a Wolisso, grazie alla borsa di studio della Fondazione Rachelina Ambrosini che, come sottolineato dal presidente Tommaso Ferri, ha messo in campo collaborazioni con la facoltà di Medicina e con quella di Scienze Politiche. Lo scopo, infatti, è sia quello di consentire ai neurolaureati di prestare servizio nell'ambito delle missioni umanitarie,  sia di studiare e promuovere strategie volte alla cooperazione internazionale. A esprimere soddisfazione per l'operato della Fondazione, anche l'assessore comunale alle Politiche Sociali, Paola De Roberto.

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La parola, dunque, è passata a monsignor Mario Salerno che ha messo su carta alcuni tratti salienti della sua missione, evidenziando quanto importante sia portare avanti le missioni: "Finché c'è una guida, c'è un movimento di supporto e di sostegno, si avviano tante azioni, ma poi può capitare che, venendo meno questa spinta, anche i laici si lascino sfuggire di mano l'impegno avviato con le missioni. Come se i bambini non avessero più bisogno di nutrirsi e di vestirsi... - ha detto Monsignor Salerno - Tocca invece soprattutto ai laici non far cadere ciò che è essenziale nella vita pastorale di una comunità. Una riflessione va fatta in profondità: se si intraprende la strada del servizio, dell'amore, questa strada va percorsa fino in fondo. La strada dell'amore non prevede soste", ha concluso monsignor Salerno.  Infine ha annunciato il nuovo obiettivo coraggioso per aiutare i bisognosi a Jaiba, in Brasile: una casa di accoglienza che permetta di guidare e supportare tante famiglie e bambini che non godono neppure di una chiesa in cui pregare, ma che sono costretti a prendere parte alle celebrazioni in strada. Come ricordato dalle Ancelle della Visitazione, del resto, dietro i volti sorridenti di tante famiglie, si nascondono purtroppo drammi indescrivibili, come l'avviamento dei bambini allo spaccio e delle bambine alla prostituzione. Dinanzi a tali realtà, dunque, non è pensabile restare immobili.

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