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La falegnameria 2.0: così nasce l'arredamento del futuro

L'esperienza di decenni unita alle nuove tecnologie che consentono la progettazione 3D della casa prima di entrarci. E' la formula usata da AP Prinzo Arredamenti

Anche il mercato dell'arredamento deve adattarsi allo scorrere dei tempi. Non basta più il falegname, né il classico mobiliere. Gli antichi mestieri devono condirsi di nuove tecnologie che permettono viaggi virtuali in appartamenti non ancora esistenti o non ancora arredati.

Una falegnameria 2.0, come ama definirla Antonio Prinzo, Interior Designer e Store Manager di AP Prinzo Arredamenti, azienda partita da un borgo del Cilento, Bellosguardo, che oggi conta tre store monomarca nel centro di Salerno. 

"Da una semplice planimetria - racconta Antonio - riusciamo a realizzare il 3D della futura casa: la cucina, il salotto, le camerette, l'area living, la cabina armadio. Studiamo lo spazio al centimetro e, in questo modo, il cliente può vivere l'appartamento prima di entrarci fisicamente".

La storia di AP Prinzo Arredamenti è nata in una falegnameria: "Mio nonno, Vito Capozzolo, era falegname e scultore. Realizzava i mobili a mano. Quella bottega è cresciuta con la storia della mia famiglia. Mio padre, nel 1987, fondò la AP Prinzo Arredamenti e questa loro passione mi ha travolto. Così, dopo una laurea a Milano, un master in interior design ed esperienze con diverse aziende del settore ho deciso di tornare per investire a Salerno". 

Dal 2012, quando aprì il primo studio di interior design in via Sichelmanno, Antonio Prinzo ha fatto tanta strada. "Dieci anni di grandi soddisfazioni che ci hanno portato ad aprire tre store monomarca in centro: Egoitaliano e Aran Cucine sul Lungomare Colombo e Dienne Salotti a Pastena, in via Sichelmanno. Si tratta di tre brand leader che abbinano qualità e originalità e che sposano bene la nostra filosofia: personalizzare l'arredamento per esaudire i sogni e i desideri dei clienti". 

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