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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Il destino in 180': Pippo Inzaghi presenta Atalanta-Salernitana

L'allenatore granata analizza la sfida di Bergamo. E' stata una settimana particolare: prima il suo viaggio a Roma per incontrare il presidente Iervolino, poi le parole del patron che ha puntato l'indice contro i giocatori

Prima del tridente o dei trequartisti, prima della caviglia di Bradaric e di quella di Coulibaly, c'è da riflettere su una settimana ad alta tensione. Sulla strada che porta a Bergamo, ci sono state tappe intermedie, tutte con il proprio peso specifico. E' stata una settimana particolare: prima il viaggio di Inzaghi a Roma per incontrare il presidente Iervolino, poi le parole del patron che ha puntato l'indice contro i giocatori. Il pallone ha cominciato a rotolare tra mercoledì e giovedì e Inzaghi ha dovuto ricostruire il puzzle senza Fazio squalificato e con molti dubbi sulla composizione dell'attacco. Ha provato Tchaouna e Candreva esterni ma non cestina la soluzione che prevede Cabral e soprattutto il centravanti di ruolo. 

La presentazione

 "Sono qui per dire che i commenti sulle parole di una settimana non li facciamo. Prefeirei parlare solo della squadra. Abbiamo solo un'arma: fare punti. Addentrarci in polemiche e su quello che uno pensa, non giova. Faccio questa preghiera ai giornalisti. Quello che è stato lo sappiamo. Abbiamo presidente e tifosi delusi per le nostre prestazioni. Sta a noi dimostrare che si sbagliano. D'ora in avanti prendetevela con me, ho spalle larghe. Ho incontrato il presidente che ha una carica pazzesca. Il mio desiderio più grande è andare a Bergamo e fare una partita grandissima". Non parlarne, chiede Pippo. "Ho 25 calciatori e quelli che mi dimostreranno che hanno più fame e più voglia di tirare fuori la Salernitana, giocheranno. Ce ne sono tanti, in questa Salernitana. Si sono allenati bene ma ora conta poco. Ci sono tante partite e questa è la nostra unica speranza, è un grande vantaggio che abbiamo. Già da lunedì dobbiamo avere un altro approccio e sono convinto che Iervolino li ha pungolati bene. Farò altri due allenamenti,compreso lunedì mattina, abbiamo una partita difficile ma è un vantaggio affrontare squadra che lotta per l'Europa. E' un grande piacere tornare a Bergamo e l'ultima volta l'ho fatto con il Covid. Per novanta minuti saremo avversari e poi torneremo a tifare ciascuno per l'altro". 

Gli anniversari e l'attacco

Il 16 dicembre è una data storica, quella del gol di Pippo al Boca. Sarà una finale pure con l'Ataanta? "Ogni volta è una finale, da quando sono arrivato è così. Per fortuna ne abbiamo ancora tante. Atalanta con difesa strutturata come il Sassuolo? Facemmo bene in quella partita e in attacco ho davvero l'imbarazzo della scelta. Negli altri reparti ho deciso ma in attacco ancora no. In difesa noi abbiamo quasi sempre giocato a quattro con il pressing sul braccetto. Giocheremo con i tre davanti e i tre a centrocampo e poi vedremo come schierarli. In attacco dispiace lasciare fuori qualche giocatore. Gioco con tre davanti perché secondo me in avanti siamo più forti delle nostre concorrenti. Ho provato contro il Bologna a stare più compatto ma questa squadra mi ha dimostrato che vuole giocarsela. Il presidente ha detto che negli ultimi 20' la squadra ha costruito palle gol ed è accaduto ma deve farlo molto prima". Bradaric è in fortissimo dubbio: "Decidiamo prima della partenza ma sarà molto difficile averlo a disposizione. Anche oggi non si è allenato". 

Il suo futuro

"La mia posizione  interessa poco, a me interessa la posizione della Salernitana. Si sa che gli allenatiori hanno responsabilità ma mi auguro che a me sia dato il tempo di dimostrare. Avevo bisogno di vedere il presidente e mi ha trasmesso carica incredibile. Da quando sono arrivato ho samprre avuto libera scelta. Non c'era bisogno che mi dicesse niente, ho capito quanto lui tenga alla Salernitana e spero di regalargli una bella gara, perché noi dobbiamo dare risposte in termini di combattività. Si possono perdere le partite ma bisogna farlo in altro modo. Adesso poche chiacchiere. Speravo che la squadra fosse guarita ma sono arrivati segnali che a Firenze e contro il Bologna mi hanno sorpreso. L'impatto che abbiamo avuto contro il Sassuolo e contro la Lazio era un impatto di aggressività. Sono sempre più convinto che questa non sia una squadra di attesa. Ce la giocheremo a viso aperto, uomo contro uomo. Sarà una gara difficile ma che ci può dare anche grandi soddisfazioni".  

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