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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Vigilia di Salernitana-Lecce, Liverani vuota il sacco: "Sono deluso, non penso al futuro"

Fazio e Manolas li metterebbe a Cagliari? "Abbiamo fatto tutte la settimana a trenta metri dalla porta, fino alla partita con il Cagliari. Proprio in questa partita poi abbiamo giocato a sessanta metri"

Salernitana-Lecce prende forma al termine di una settimana delicata, fatta di striscioni e riflessioni. I granata sono schiacciati sul fondo della classifica e il Lecce, che sbuca da una vigilia tormentata, caratterizzata dall'esonero di D'Aversa e dall'ingaggio di Gotti, lotta contro i propri limiti in trasferta (l'unica squadra a non aver mai vinto in questa stagione, insieme al Frosinone). La Salernitana arranca, ha speranze di salvezza ridotte sempre più al lumicino: 11 punti dal quartultimo posto e l'obiettivo di salvare almeno la dignità. 

Lo scenario

"Non è stata una buona settimana, non poteva esserlo sottoforma dell'umore. Il direttore generale è una persona che può dare qualcosa alla squadra e all'ambiente: pur soffrendo, ci mette tutto l'impegno per dare una scossa al periodo e alla stagione della squadra. Ha fatto bene ai calciatori, è una visita positiva. Poi non basta questo per vincere le partite". Liverani è arrivato a Salerno in una sitiazione di classifica con la squadra a -7 dalla salvezza. Liverani pensava di poter fare qualcosa di più? "Sì, lo rietenevo. E' difficile dare una motivazione sola. Non siamo riusciti a cambiare il trend e le ragioni sono tante: tecniche, tattiche, psicologiche e ad oggi non abbiamo trovato alcuna soluzione, soprattutto dal punto di vista mentale. Nel periodo più lungo, si avrà una visione più chiara e bisogna andare avanti. I numeri sono questi e sui numeri c'è poco da dire". 

Le basi

"Credo che ciascuno di noi debba dare il massimo per nuovi contRatti, per capire se c'è possibilità di contare su ciascuno di noi nel futuro della Salernitana, a prescindere dalla categoria. Tra  calciatori, Vignato e Martegani non hanno ancora avuto possibilità. Ma non deve passare il messaggio che siccome la stagione è andata... Il Lecce sta dentro insieme ad altre cinque, sei squadre. Talvolta il campionato dà percezioni sbagliate anche sull'andamento del Lecce che, però, sta facendo il proprio campionato, lotta e gioca. Sono feriti dal cambio di allenatore, hanno giocatori da prendere con le molle. Fortunatamente Banda è squalificato, Sansone è esperto, Krstovic è forte. Noi però dobbiamo provare a vincere per dare un segnale". Liverani deluso. "In ritiro da lunedì l’umore non è dei migliori, piano piano le scorie vecchie passano, la squadra si è allenata e sa che deve fare una partita importante e dare delle risposte dal primo minuto, di calcio, di dignità, di provare a vincere. Non possiamo guardarci indietro e nemmeno troppo avanti. Domani vogliamo vincere. Le scelte? Farò le mie riflessioni, abbiamo recuperato anche Gyomber, Fazio verrà in ritiro ma ha avuto un problema alla caviglia. Se sono venuto in una situazione del genere è perchè la rosa mi dava la sensazione di poter fare qualcosa ma sapevo che era difficile. Però c’è la realtà e oggi la situazione all’interno non è cambiata, non ci siamo riusciti, pensavo si potesse fare. Quando sono venuto avevo il pensiero che la squadra potesse lottare. All’interno ci sono stati tanti problemi che si possono conoscere solo quando sei dentro, dagli infortuni alle problematiche personali che non immaginavo. Devi risolvere quello: allenare, recuperare infortuni”.

La rassegnazione

Liverani pare rassegnato: "Non c'è rassegnazione, ma obiettivo rispetto a quella che è la classifica e quindi devo essere sincero. Vogliamo cambiare, ma dobbiamo farlo con i fatti e non con le parole. Oggi dobbiamo rispondere con i fatti e può accadere solo sul rettangolo verde. La squadra deve dare un segnale di forza e di vitalità. Se non accade? Lo vedremo domani e poi ci aggiorniamo a domani, se questo non accade". Iervolino ha distribuito responsabilità: Inzaghi lo ha scelto lui e Liverani lo ha scelto Sabatini. Liverani si ricandida per un progetto per la Serie B, categoria che il presidente e direttore generale non hanno mai fatto? "No, non ho avuto questo pensiero. Sulla Serie B, al momento non ho preso nulla in considerazione. E' una categoria che ho fatto, ma è un pensiero lontano, di luglio". Liverani si sente anche solo e deluso? Tradito da chi? "La delusione ci sta, perché uno accetta sfide. Nel nostro lavoro si può fare, se le componenti sono tutte indirizzate verso la stessa maniera. Le difficoltà qua sono tante e la delusione è personale. Non sono stato deluso da qualcuno in particolare, ma sono deluso da non aver potuto fare bene il mio lavoro. Vorrei anche io avere una scossa vincendo una partita e oggi è difficile trovare una cosa alla quale aggrapparsi. Futuro, giocatori a scadenza: ecco, dobbiamo mettere tutti questi stimoli insieme. A noi è mancato proprio...il noi". Fazio e Manolas li metterebbe a Cagliari? "Abbiamo fatto tutte la settimana a trenta metri dalla porta, fino alla partita con il Cagliari. Proprio in questa partita poi abbiamo giocato a sessanta metri".

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