Calderoli a Salerno: “De Luca al Senato disse di essere contro la riforma”

"Se viene bocciata la riforma va a casa Renzi e già questo mi sembra un grande risultato per votare no. Secondo motivo per farlo è perché di fatto si rischia di ritornare al periodo del ventennio fascista con un solo uomo al comando che conquista tutto il Paese, sia il Parlamento che gli organi di garanzia". Lo ha detto il vicepresidente del Senato della Repubblica, Roberto Calderoli, nel corso dell'incontro di ieri alla Sala Moka, a Salerno. "I sondaggi danno buone sensazioni, in mezzo alla gente non trovi uno disponibile a dire voto sì e, quando pure sostengono il fronte del sì, nessuno conosce i contenuti della riforma. Con domani sera compio i miei ventimila chilometri i. Giro per l'Italia; ho iniziato ad aprile con un pellegrinaggio infinito per far conoscere i contenuti di questa riforma. Il mio dovere l'ho fatto. Mi sembra ancora più necessario essere qui, - ha continuato - nella città, nella patria di Vincenzo De Luca, per sottolineare il nostro no, illustrando i contenuti di questa riforma. È necessario ricordare che proprio il governatore, in Commissione, ha sparato a zero contro la riforma mentre ora la appoggia. Basta andare sul sito del Senato, dove fu fatta l'audizione di De Luca, in quella sede ne disse di tutti i colori contro la riforma e ora sostiene di votare sì".

All'incontro, tra gli altri, anche il senatore Raffaele Volpi (presidente comitato): " Vediamo se tutto il centrodestra decide finalmente di schierarsi per il no. Mi sembra che anche Forza Italia si sta schierando e si tratta di una buona cosa. Io penso che vincerà il no. Non c'è più spazio per le mediazioni". Tra i presenti, una delegazione di Forza Italia formata da Enzo Fasano, Roberto Celano e Gaetano Amatruda.